Turismo e Covid possono convivere: l’esempio di Fitur

Turismo e Covid possono convivere: l’esempio di Fitur
11 Gennaio 15:39 2022 Stampa questo articolo

«Da Madrid vogliamo lanciare un messaggio al mondo intero: il turismo può convivere con la pandemia e viaggiare è un’attività compatibile con la nuova realtà nata come reazione alla diffusione del Covid-19. Le fiere e il travel in generale non possono essere più bloccati». Con questo slogan il presidente di Ifema (l’ente fiera di Madrid), José Vicente de los Mozos, apre la conferenza stampa di presentazione di Fitur 2022 – di cui L’Agenzia di Viaggi Magazine è media partner ufficiale – che si terrà tra pochi giorni nella capitale spagnola.

Una delle più importanti fiere del turismo europeo, infatti, non ha rinunciato alla sua edizione in presenza (dal 19 al 23 gennaio prossimo) nonostante il diffondersi della variante Omicron e sta rilanciando, invece, il protocollo di sicurezza che garantirà lo svolgimento dell’evento.

I requisiti d’ingresso per espositori e visitatori, infatti, sono stati rafforzati: sarà obbligatorio per tutti indossare una mascherina FFP2 e presentare o il Green Pass europeo di avvenuta vaccinazione (o il codice QR Health che la Spagna richiede ai non comunitari) oppure la prova negativa a un test antigenico o molecolare effettuato entro le 24 ore precedenti il primo ingresso in fiera.

Escluse queste norme di sicurezza, l’edizione 2022 somiglierà più a quelle pre Covid rispetto alla scorsa edizione speciale di maggio 2021. Ne sono convinti a Ifema, a partire da Javier Sánchez-Prieto (presidente sia di Iberia sia del comitato organizzatore della fiera). «Fitur occuperà 8 padiglioni, uno in più dello scorso anno e solo uno in meno rispetto al 2019 – ha detto Sánchez-Prieto – E saranno presenti quasi 7mila imprese, il 70% rispetto al periodo pre-Covid, da oltre 100 Paesi e stimiamo oltre 60mila visitatori appartenti al turismo professionale e 30mila persone nei giorni di apertura al pubblico. Un dato superiore del 45% rispetto a Fitur 2021».

In ogni caso, però Fitur prevede anche una partecipazione online attraverso la piattaforma digitale FiturLIVEconnect, operativa dallo scorso 20 dicembre fino al prossimo 4 febbraio, e quest’anno presenterà anche la nuova area dedicata Fitur Cruises.

José Vicente de los Mozos ha ribadito ancora, durante la conferenza, che «Fitur dimostrerà che è possibile proseguire e portare avanti le attività turistiche e fieristiche mentre stiamo combattendo il virus. Siamo stati sempre convinti sulla necessità di rispettare le date previste per la fiera per dare due segnali: appoggio concreto a un settore che affronta una situazione molto complessa e, allo stesso tempo, mandare un messaggio di fiducia rispetto alla stagione turistica 2022. questo deve essere l’anno della vera ripresa del turismo e noi ci mettiamo la faccia».

Un ottimismo che si osserva in tutta la società spagnola, visto che negli ultimi mesi non solo il governo ha abolito lo stato di emergenza, ma ha anche varato un piano per iniziare a valutare l’impatto del Covid con strumenti e misure più simili a quelle dell’influenza. Questo non seguendo una forma di sottovalutazione della pandemia, ma come esempio di nuove forme per “convivere con il Covid”.

Inoltre, l’ottimismo è generato anche dai dati degli ultimi mesi che testimoniano, nel trasporto aereo per esempio, che ogni volta che le restrizioni sono state allentate la ripresa dei viaggi è stato rapidissima.

«Nel nostro caso, per esempio, i voli per la Repubblica Dominicana (Paese partner della 42ª edizione di Fitur – sono aumentati in questo periodo perfino rispetto al periodo pre-Covid. Questo perché la scelta dei viaggi è direttamente collegata non con le evoluzioni della pandemia, ma con la possibilità di viaggiare. Ovvero: abolite le restrizioni, il recupero delle destinazioni è più che immediato», ha sottolineato Sánchez-Prieto.

David Collado, ministro del turismo della Repubblica Dominicana, ha proprio rimarcato questo concetto: «La ripresa turistica è possibile senza necessità di sacrificare la situazione sanitaria del paese: noi ne siamo un esempio. L’ultimo quadrimestre dell’anno, in temrini turistici, è stato il migliore in assoluto. Ma con le vaccinazioni e le misure di sicurezza questo successo non ha avuto nessun impatto negativo sulla salute dei nostri connazionali».

L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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