È un bilancio in chiaroscuro quello che caratterizza il turismo in Toscana nel primo semestre dell’anno. Secondo Fiavet Toscana-Confcommercio anche se – in base ai dati di TuscanTrends.com – la spesa per i viaggi all’estero dei residenti toscani è cresciuta dell’8%, con 2,6 miliardi di euro, e quella inbound è aumentata del 7%, attestandosi sui 3,2 miliardi, le agenzie di viaggi registrano comunque una contrazione nella spesa turistica e una riduzione della durata media dei soggiorni nella regione.
Del resto, quest’ultimo dato riferito all’incoming, secondo l’associazione, è certificato dal calo del 3,4% nel turismo domestico per motivi economici e per l’aumento del costo della vita. Nel macro-scenario del turismo ricettivo in Toscana, poi, si riscontra una flessione dagli Usa e una crescita moderata da Cina e Giappone.
Per il presidente di Fiavet Toscana, Pier Carlo Testa, «alla base di risultati meno brillanti rispetto alle aspettative nell’incoming, c’è senz’altro la grande incertezza avvertita dal ceto medio, soprattutto statunitense, circa il futuro economico nel medio-lungo periodo. Sicuramente le guerre che continuano, provocano instabilità nel Vecchio Continente e destano ulteriori preoccupazioni, dando luogo a scelte per vacanze più brevi e mete più vicine. Per programmare un 2026 positivo, occorre seguire l’evoluzione dei risultati delle politiche economiche a livello globale, puntando a differenziare l’offerta e sviluppare l’attenzione verso nuovi mercati».
Nel consuntivo semestrale dell’incoming toscano Firenze si conferma meta di punta della regione, seguita da Pisa e Siena, con il turismo culturale che rappresenta il motivo di visita per il 43% dei viaggiatori. A primeggiare luoghi iconici come gli Uffizi con 120mila recensioni online e la Galleria dell’Accademia (80mila).
Così come cresce l’interesse per forme di turismo esperienziale, legate a natura, enogastronomia, scoperta dei borghi e benessere, con significativi incrementi dei pernottamenti in Valdinievole e in Maremma.
«A conti fatti il bilancio a metà stagione evidenzia dinamiche interessanti, ma anche criticità da monitorare – aggiunge Cinzia Chiaramonti, vicepresidente di Fiavet Toscana – Come associazione sentiamo forte la responsabilità di supportare le agenzie in questa fase di transizione. La sfida è trovare un equilibrio tra personalizzazione del viaggio e sostenibilità economica, valorizzando il patrimonio unico della Toscana anche battendo mete e itinerari che vadano oltre i circuiti classici.
Ora più che mai serve fare rete tra operatori, istituzioni e territori per intercettare nuove opportunità e rilanciare l’offerta in modo innovativo e sostenibile. In un mercato sempre più frammentato, il ruolo delle agenzie di viaggi resta centrale per orientare il cliente tra le mille offerte e garantire esperienze autentiche, sicure e su misura».



