Turismo responsabile: Utravel diventa società benefit

Turismo responsabile: Utravel diventa società benefit
28 Febbraio 14:42 2023 Stampa questo articolo

Obiettivo: attrarre e conquistare la generazione Z. Ovvero, quei 9 milioni di potenziali viaggiatori nati tra il 1995 e il 2012. Un target affamato di avventura e di esperienze autentiche, per cui partire è una priorità assoluta. È la mission di Utravel, la corporate startup del Gruppo Alpitour dedicata agli under 30.

Sullo sfondo un impegno particolarmente profondo nella sostenibilità. Un vero e proprio impegno a generare un impatto positivo su persone e destinazioni, certificato dall’evoluzione di Utravel in società benefit, passaggio formalizzato quest’anno nello statuto aziendale.

Nata quattro anni fa dall’intuizione di due giovani dipendenti di Alpitour, Gianluca di Donato e Carlotta Gaddo, la startup è già un brand di riferimento per i  giovani viaggiatori. L’intenzione è proporre un nuovo format di viaggio, trasformando la vacanza in un’avventura fatta di incontro e crescita personale. Utravel offre viaggi in oltre 30 destinazioni nel mondo. Lo scorso hanno ha fatto partire più di 6.000 (in tutto 15mila dalla sua nascita) e la sua community online conta circa 200mila persone tra viaggiatori, content creator, videomaker, fotografi e Guru, le figure di riferimento per gli utravelers prima, durante e dopo il viaggio.

«Ci rivolgiamo alle future generazioni perché il mondo straordinario che noi tutti abitiamo sarà il loro e va vissuto ed esplorato con responsabilità. Crediamo in una generazione di esploratori appassionati e siamo convinti che partenza sia sinonimo di avventura, incontri, condivisione, dialogo e, quindi, crescita. Una consapevolezza che negli anni ha preso forma in una community di migliaia di giovani viaggiatori pronti a scoprire il mondo e se stessi, un viaggio indimenticabile alla volta», dichiara il ceo Di Donato.

Ma cosa significa essere una società benefit? Di base, impegnarsi ad avere un effetto positivo sull’ambiente e sulle persone. Le direttrici sono essenzialmente due: sul fronte delle destinazioni, l’azienda si impegna a favorire lo sviluppo economico e la crescita sociale delle comunità attraverso collaborazioni con onlus e altri local partner, anche attraverso iniziative come la raccolta della plastica e dei rifiuti. Il secondo obiettivo, invece, si riferisce alla volontà di favorire la crescita personale e professionale delle nuove generazioni e dei giovani viaggiatori tramite la creazione di occasioni di incontro e confronto tra culture.

«Non perseguiamo il solo scopo di lucro, ma finalità di beneficio comune. Vogliamo creare un turismo capace di far crescere chi viaggia con noi e le comunità che ci accolgono», chiarisce Martina Antoniotti, head of marketing and communications Utravel.

Sullo sfondo c’è un nuovo modello di turismo circolare, “in cui il viaggiatore non è un semplice turista, ma ha l’opportunità di scoprire se stesso esplorando il mondo attraverso avventure autentiche e consapevoli, nel pieno rispetto dei luoghi che lo ospitano”, spiega l’azienda in una nota.

Tra le esperienze proposte agli utravelers, imparare la lingua swahili in una scuola di Zanzibar; visitare mercati, villaggi e botteghe in Kenya a bordo di un tuk tuk; trascorrere una giornata in campagna in compagnia di una famiglia del luogo o immersi nella natura incontaminata della Repubblica Dominicana.

Tra le soluzioni offerte da Utravel, quella che meglio rispecchia questo modello turistico è il Club: si sceglie un hotel come punto di partenza per tutte le attività che si vivono durante la vacanza, ma ogni viaggiatore può scegliere liberamente le esperienze che desidera fare, contando sempre sull’appoggio del guru, che fornisce suggerimenti e consigli per vivere la destinazione nel modo più autentico.

Guardando al futuro, Utravel si prepara a raggiungere nel 2023 nuove mete nel Sud-Est Asiatico e in Sudamerica. In arrivo anche un’app che consentirà di avere a portata di smartphone tutte le attività da vivere con il local partner e/o quelle che hanno un impatto positivo sulla destinazione. Infine, Utravel sta lavorando per ampliare la rete di Guru nelle varie destinazioni.

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