Un anno da Capitale italiana della Cultura: come sarà Pesaro 2024

Un anno da Capitale italiana della Cultura: come sarà Pesaro 2024
03 Novembre 13:00 2023 Stampa questo articolo

«La natura della cultura»: è questo lo slogan scelto da Pesaro che il prossimo anno si vestirà da Capitale italiana della Cultura e, a pochi mesi dall’avvio ufficiale, si appresta ad anticipare i primi dettagli ma soprattutto a fare il punto sul suo stato dell’arte turistico.

Pesaro 2024 raccoglierà il testimone di Bergamo e Brescia Capitali della cultura dell’anno in corso e di Procida che lo è stata nel 2022, e guarda soprattutto all’esperienza di quest’ultima, conclusa e ormai ben analizzata, per giocare al meglio le sue carte.

L’evento di presentazione si è tenuto nella sede pesarese di Alpitour World e il direttore marketing corporate del Gruppo Tommaso Bertini ha aperto i lavori degli Stati Generali del turismo 2024.

«Già nell’anno di annuncio della nomina di Procida le imprese del settore hanno registrato un +39%. Con un budget sulla comunicazione di poco meno di 700mila euro è stato calcolato che già solo tramite i media tradizionali 3,4 miliardi di persone sono entrati in relazione con la destinazione, per un impatto economico che possiamo quantificare intorno a 34 milioni di euro – racconta Agostino Riitano, che di Procida 2022 è stato direttore artistico – Sua è stata anche la regia per Matera 2019 come project manager supervisor – e che torna a ricoprire il ruolo anche per Pesaro, che non si è lasciata scappare l’occasione del «mago che fa vincere le città».

Il tema dunque sarà quello delle sfide del prossimo futuro, del ragionamento sulle relazioni tra natura, arte e tecnologia, per un calendario in definizione ma che avrà bisogno di un punto fermo, le risorse, che nel caso campano erano state generose: la regione aveva investito quasi 15 milioni di euro tra interventi sui trasporti come i pullman elettrici, l’arredo urbano, il recupero di luoghi sull’isola, la cultura, come ha ricordato con la solita effervescenza il presidente Vincenzo de Luca.

E ora nelle Marche? «Stiamo definendo il budget – spiega il sindaco Matteo Ricci – Come Comune stiamo investendo 4,3 milioni in cultura e turismo quest’anno, ma dovremo essere bravi anche a stipulare collaborazioni con le aziende private e dalla regione dovrebbe arrivare 1 milione di euro».

Il programma definitivo verrà annunciato verso la fine di novembre. Intanto, come anticipa Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla bellezza di Pesaro, nella seconda parte di febbraio si terrà la cerimonia di apertura. Tra gli appuntamenti clou ci saranno il festival dedicato a Gioacchino Rossini, compositore nato a Pesaro il 29 febbraio del 1792, un tributo ad Arnaldo Pomodoro, scultore di cui la città ospita la Sfera Grande e altre opere sono attese per l’occasione, e poi ci saranno residenze artistiche in diversi quartieri della città.

LAND OF BEAUTY. E Pesaro sarà anche il punto di partenza di un progetto di Fs che mira a valorizzare l’Italia minore: Land of beauty.«L’iniziativa punta a valorizzare a provincia italiana e il patrimonio diffuso di bellezza – racconta Francesco Delzio, professore alla Luiss e ceo di Digital Horizon che sta curando il progetto per conto del Gruppo Fs – Abbiamo scelto Pesaro come primo test perché servita dall’alta velocità. La stazione ospiterà installazioni fisiche e digitali che attraverso mappe geografiche e video raccontano 10 bellezze selezionate nella provincia e in città, experience che verranno proposte a chi transiterà in stazione, ma anche in treno grazie a ledwall e sui siti di Fs e Trenitalia grazie a una sezione ad hoc. Si tratterà di esperienze modulari, da 3 a 24 ore, e tematiche, per esempio all’insegna della natura o alla scoperta della terra dei motori. Un progetto che si concretizzerà nei prossimi mesi».

Fermento culturale e progetti in cantiere quindi, ma anche sfide da superare e rischi su cui non abbassare la guardia: «C’è sicuramente il tema del rinnovamento delle strutture ricettive, e poi anche quello dei prezzi: essere Capitale italiana della cultura è un’occasione di promozione per tutti, dobbiamo però fare in modo che non si gonfino le tariffe, e in questo mi rivolgo anche agli operatori».

L'Autore

Mariangela Traficante
Mariangela Traficante

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