United testa il carburante Saf con Nasa e Boeing

United testa il carburante Saf con Nasa e Boeing
16 Ottobre 13:46 2023 Stampa questo articolo

Prove tecniche di sostenibilità per United che insieme a Nasa e Boeing ha avviato un progetto volto a potenziare la sostenibilità nell’aviazione: si tratta di test in volo al fine di misurare l’effetto del carburante sostenibile per l’aviazione (Saf) sulle scie (contrails) e sulle emissioni non legate all’anidride carbonica, oltre a ridurre l’impatto climatico del ciclo di vita del carburante.

Il secondo ecoDemonstrator Explorer di Boeing, un 737-10 destinato a United Airlines, volerà con il 100% di Saf e carburante aeronautico convenzionale in serbatoi separati e utilizzerà alternativamente questi carburanti durante i test. Il laboratorio scientifico aereo DC-8 della Nasa volerà dietro il velivolo commerciale e misurerà le emissioni prodotte da ciascun tipo di carburante, oltre alle particelle di ghiaccio delle scie. I satelliti della Nasa cattureranno immagini della formazione delle scie come parte dei test.

L’obiettivo dei ricercatori è di comprendere come i carburanti avanzati, i design dei combustori dei motori e altre tecnologie possano ridurre il riscaldamento atmosferico. I test valuteranno ad esempio come il Saf influenzi le caratteristiche delle scie, quelle persistenti di condensazione prodotte quando gli aeroplani attraversano aria fredda e umida. Sebbene il loro impatto completo non sia ancora compreso appieno, alcune ricerche hanno suggerito che alcune scie potrebbero intrappolare il calore nell’atmosfera.

Il progetto rappresenta l’ultima fase in una partnership pluriennale tra Boeing e Nasa volta ad analizzare come il carburante sostenibile per l’aviazione (Saf) possa ridurre le emissioni e consentire altri vantaggi ambientali. Rispetto al carburante aeronautico tradizionale, il Saf, ricavato da una varietà di materie prime prodotte in modo sostenibile, può ridurre le emissioni fino all’85% nel corso del ciclo di vita del carburante e offre il maggior potenziale per ridurre le emissioni di CO2 legate all’aviazione nei prossimi 30 anni. Inoltre, il Saf produce meno particolato (soot), il che può migliorare la qualità dell’aria nelle vicinanze degli aeroporti.

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