Usa, paga 45 dollari chi vola senza documento

Usa, paga 45 dollari chi vola senza documento
02 Dicembre 11:21 2025

I viaggiatori che si sottopongono ai controlli di sicurezza aeroportuali statunitensi senza una Real Id o un passaporto dovranno pagare una tassa di 45 dollari a partire dal primo febbraio. Lo ha annunciato la Transportation Security Administration (Tsa), l’agenzia che si occupa della sicurezza negli aeroporti. In pratica, i passeggeri sprovvisti di Real Id, di passaporto o altro documento d’identità valido dovranno passare attraverso un sistema di verifica a pagamento denominato Tsa Confirm.Id.

LA CARTA D’IDENTITÀ, QUESTA SCONOSCIUTA

Fino allo scorso maggio, negli Stati Uniti, non esisteva l’equivalente della nostra carta d’identità. Non esisteva, soprattutto, un documento riconosciuto a livello federale: ognuno dei 50 Stati procedeva in autonomia, prevedendo documenti diversi, quasi sempre facoltativi. Per questo, il documento d’identità più diffuso era la patente di guida, anche questa diversa da Stato a Stato. Ma chi non guida o non prende aerei può spesso vivere – e votare – anche senza un vero documento: per provare la propria identità basta la carta di previdenza sociale (la social security card), simile alla nostra tessera sanitaria, che però non ha una foto. Dallo scorso maggio, esiste appunto la Real Id, un documento d’identità che rispetta alcuni standard federali e che è considerato valido in tutto il territorio nazionale.

LA REAL ID

Questa tassa fa parte della prossima fase del processo di implementazione della Real Id e richiederà ai soggetti privi di un documento d’identità conforme di sottoporsi a un controllo d’identità tramite un sistema biometrico o biografico. La tassa di 45 dollari coprirà i viaggi per un periodo di 10 giorni.

I minori di 18 anni non sono tenuti a presentare un documento d’identità ai controlli di sicurezza in aeroporto. La maggior parte dei viaggiatori utilizza patenti di guida rilasciate dal governo statale che soddisfano i requisiti, ma anche i passaporti rilasciati da qualsiasi governo sono accettati come documento d’identità, così come altri documenti, tra cui le carte di residenza permanente e le carte d’identità del dipartimento della Difesa.

Attualmente, circa il 94% dei viaggiatori negli aeroporti esibisce un documento d’identità valido.

Nel 2005, il Congresso approvò nuovi standard federali più severi per il rilascio delle carte d’identità, ma la loro applicazione era stata sempre posticipata, fino a maggio. La legge del 2005 aveva recepito la raccomandazione della commissione dell’11 settembre 2001, secondo cui il governo degli Stati Uniti «stabilisce gli standard per il rilascio dei documenti d’identità, come le patenti di guida».

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