Valle d’Aosta, Grosjacques: «Focus su lusso e impianti di risalita»

20 Giugno 11:54 2023 Stampa questo articolo

Valle d’Aosta sempre più in alto. Per la Regione alpina è stata una stagione invernale tra le migliori di sempre, come sanciscono i dati dei flussi turistici del periodo dicembre 2022-aprile 2023, che registrano 538.140 arrivi complessivi e 1.660.654 presenze, sostanzialmente in linea con i numeri pre-pandemia.

«Per noi quella invernale è la stagione regina e siamo molto soddisfatti di come sia andata – commenta l’assessore al Turismo, Sport e Commercio della Regione Autonoma Valle d’Aosta, Giulio Grosjacques – Anche dal punto di vista delle società che gestiscono gli impianti di risalita e funiviari. Quest’anno abbiamo sforato la soglia fatidica dei 100 milioni di fatturato solo di impianti, con un indotto che moltiplichiamo in via cautelativa per 5 o per 6, per cui c’è stata una ricaduta importantissima, che in termini di presenze ci ha fatto recuperare tutto il periodo pre-pandemia».

L’altra buona notizia che emerge dal report è il ritorno degli stranieri, che per presenze sono stati pari agli italiani, recuperando la stessa proporzione degli anni pre-Covid. Gli arrivi nazionali provengono in gran parte dalle regioni di prossimità, ovvero Lombardia, Piemonte e Liguria, che insieme totalizzano il 65% delle presenze domestiche. Mentre con circa 50mila arrivi e oltre 265mila presenze la Gran Bretagna si conferma il primo mercato estero per la Valle d’Aosta, che nei giorni scorsi si è aggiudicata oltremanica lo School Travel Award 2023, quale miglior destinazione sciistica per le settimane bianche degli studenti del Regno Unito.

«È un riconoscimento di cui siamo fieri – afferma l’assessore – Anche perché stiamo investendo molto sulla costruzione di nuovi impianti e la riqualificazione di quelli esistenti per rendere più efficienti e performanti le nostre stazioni di punta, in particolare La Thuile, Pila, Courmayeur, Cervinia, Valli d’Ayas e Gressoney nel Monte Rosa. Una delle motivazioni del premio è stata la facilità e la rapidità nel raggiungere le piste di sci nei grandi comprensori sciistici. Ma la nostra unicità è data dal fatto di avere i quattro 4.000 delle Alpi: Monte Bianco, Cervino, Monte Rosa e Gran Paradiso. La grande differenza tra noi e altri sono le altitudini, l’alta montagna vera la trovi solo in Valle d’Aosta».

Per una stagione ormai archiviata, un’altra è ai nastri di partenza. Quest’anno più che mai l’estate è all’insegna dell’attività sportiva, visto che la Valle d’Aosta è stata dichiarata Regione Europea dello Sport 2023. Quali sono i punti di forza dell’offerta estiva?

«Sosteniamo un nutrito programma di manifestazioni e tutta una serie di gare a livello agonistico, che hanno un’ottima frequentazione di atleti da tutto il mondo e di conseguenza hanno un gran successo in termini di presenze. Puntiamo molto anche sull’ingente patrimonio storico: Aosta si fregia del titolo di Piccola Roma, per reperti romani è la seconda città al mondo dopo Roma. Ci sono poi oltre 100 fortificazioni, castelli, caseforti, molti musei, sui quali stiamo investendo molto. Abbiamo due stagioni importanti, ma stiamo lavorando anche sulla destagionalizzazione con prodotti creati ad hoc come il Cammino Balteo e tutta una rete di percorsi che, a differenza delle Alte Vie, possono essere fruiti in ogni periodo a piedi, a cavallo, in mountain bike».

Il 24 giugno riparte lo sci estivo a Breuil-Cervinia. Il 1° luglio si inaugura il Matterhorn Alpine Crossing tra Zermatt e Cervinia, il più alto collegamento transalpino in funivia tra due Paesi, che consentirà anche a chi non scia di provare l’emozione mozzafiato dell’attraversamento delle Alpi. A novembre si svolgerà il Cervino Matterhorn Speed Opening, la discesa più alta della Coppa del Mondo di sci, nonché unica gara transfrontaliera del circuito. E intanto la Regione va avanti con il progetto della telecabina Cime Bianche, tra la Val d’Ayas e la Valtournenche, che creerebbe il più esteso comprensorio sciistico d’Europa e tra i primi al mondo.

Il futuro, anche turistico, della Valle d’Aosta punta quindi sempre più in alto, letteralmente? «La nostra industria turistica è di gran lunga il traino dell’economia valdostana – dichiara Grosjacques – L’aumento delle temperature, la diminuzione delle nevicate alle basse quote, inducono l’industria dello sci ad alzarsi a quote più elevate. Cosa che noi abbiamo la fortuna di poter fare, mentre altre regioni non possono».

In prospettiva, ragione l’assessore «abbiamo questo vantaggio competitivo che non possiamo non sfruttare, perché fra 20 o 30 anni le località dove si potrà sciare tutto l’anno, o anche solo in inverno, saranno sempre meno, mentre rispetto ad altre parti, noi abbiamo la possibilità, almeno teorica, di salire molto più in quota. Non possiamo prescindere dall’industria dello sci e, al di là delle dichiarazioni di chi non vuole questo tipo di impianti, non è sostituibile da alcun altro tipo di attività imprenditoriale».

Di pari passo con il potenziamento dell’offerta turistica, in questi ultimi anni c’è stato anche un notevole aumento delle strutture ricettive, quali sono le iniziative della Regione riguardo a questo settore? «L’offerta alberghiera è molto cambiata, pensiamo che una ventina di anni fa in valle c’era un solo 5 stelle, il Billia, legato più all’attività del Casinò che del turismo. Mentre oggi abbiamo 12 hotel 5 stelle e altri sono in progetto, che ovviamente beneficiano di alcune leggi regionali che concedono mutui a tasso agevolato».

Recentemente è stata approvata la nuova riclassificazione degli alberghi, che oltre ad avere inserito la terza stella superior e la quarta stella superior per gli hotel, ha introdotto anche la quinta stella per le Rta. «Ma la vera novità del provvedimento – aggiunge – è la disciplina sugli alberghi diffusi. Siamo riusciti a dare una definizione precisa di albergo diffuso e questo, ne siamo certi, darà nuovo impulso alle località minori e meno attrezzate da un punto di vista turistico. Già alcuni sindaci, che hanno all’interno dei loro comuni dei borghi con queste caratteristiche, si sono detti assolutamente interessati, per cui siamo certi che nel breve periodo potranno partire progetti in questo senso, che sosteniamo con una legge che concede mutui a tasso agevolato per questo tipo di iniziative».

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Maria Grazia Casella
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