Viaggi d’affari, la crisi economica pesa più del Covid

Viaggi d’affari, la crisi economica pesa più del Covid
11 Ottobre 07:00 2022 Stampa questo articolo

Il leisure è stato il primo segmento turistico a riprendersi dal duro colpo inferto al settore dal Covid, seguito con più fatica dal recupero del business travel. Ma i viaggi d’affari oggi si trovano ad affrontare nuovi e diversi ostacoli, dettati principalmente dalla situazione economica globale.

Secondo un recente sondaggio condotto dalla Global Business Travel Association (Gbta) – in cui l’organizzazione ha intervistato 594 persone, tra acquirenti e fornitori di viaggi – il business travel internazionale ha recuperato la metà dei volumi pre Covid, ma ora le preoccupazioni economiche hanno sostituito la pandemia come ostacolo principale per il futuro.

Nel dettaglio, i viaggi d’affari domestici hanno hanno riguadagnato il 63% dei volumi del 2019, a fronte del 50% di quelli all’estero.

Secondo un quarto degli buyer intervistati, i viaggi internazionali hanno riconquistato oltre il 70% dei volumi pre pandemia. La maggior parte ha riferito che le aziende consentono nuovamente viaggi d’affari non essenziali.

«Continuiamo a vedere progressi, mentre il business travel torna a essere un’industria globale da 1,4 trilioni di dollari, come lo era nel pre pandemia – ha dichiarato il ceo di Gbta Suzanne Neufang – È anche importante comprendere il contesto della ripresa dei viaggi d’affari globali. L’Asia sta ancora aprendo i suoi confini; i viaggi d’affari internazionali, in generale, hanno iniziato a crescere solo all’inizio di quest’anno in tutto il mondo e gli Stati Uniti hanno consentito viaggi senza restrizioni solo da giugno».

Quando si è trattato di esprimere le aspettative per il prossimo anno, solo il 4% dei fornitori di viaggi ha detto che il Covid-19 sarà la causa più probabile della riduzione delle prenotazioni. In confronto, l’80% dei fornitori ritiene che la maggiore minaccia sia rappresentata dal congelamento o dalla riduzione dei budget di viaggio a causa dell’inflazione record o di una recessione imminente.

Tuttavia, buyer e seller ritengono che i viaggi d’affari andranno meglio nel 2023 rispetto al 2022. Quasi l’80% dei travel manager ha indicato che i propri dipendenti sono destinati a fare più viaggi d’affari il prossimo anno.

L'Autore

Claudia Ceci
Claudia Ceci

Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali

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