Viaggi di nozze 2024 in agenzia: parola d’ordine libertà

Viaggi di nozze 2024 in agenzia: parola d’ordine libertà
09 Aprile 07:00 2024 Stampa questo articolo

Esterofilia, personalizzazione, voglia di libertà con l’opzione fly&drive e l’arrivo anche sul mercato italiano delle buddymoon, ovvero dei matrimoni più o meno esotici con amici al seguito.

Sono i macrotrend delle lune di miele 2024, individuati tastando il polso della distribuzione. Ad alcuni agenti specializzati in viaggi di nozze, rintracciati all’interno del nostro Annuario del Turismo, abbiamo chiesto quali sono le mete preferite dai novelli sposi. E ancora: quali formule, opzioni, pacchetti prediligono? La vera tendenza, a dirla tutta, è l’assoluta assenza di trend massivi: ciascuna adv riferisce gusti ed esigenze differenti tra le coppie. Un fenomeno che corrisponde al desiderio, esploso nel post Covid, di sentirsi finalmente “liberi”. Anche se il tema in questione è il vincolo nuziale.

PAROLA DORDINE CONSULENZA

Una sola cosa, dunque, è certa: gli honeymooner – dai più giovani, che siano Millennial o Gen Z, ai meno giovani come i Boomer – vogliono una vacanza su misura e si rivolgono al turismo organizzato proprio perché hanno bisogno di un esperto che sappia modellare e dare vita all’idea di “viaggio della vita” che nella maggioranza dei casi hanno già in mente.

«La luna di miele solo mare al momento non ci viene richiesta – racconta Alessandra Giusti dell’adv Viaggi di Alegio Milano – Le coppie young prediligono viaggio in libertà, nel segno dell’esplorazione: dai classici Stati Uniti e Giappone, fino alla Namibia e al Sudafrica, spesso con formula volo+auto. Le coppie over 60, invece, chiedono viaggi più strutturati, sempre iti- neranti, magari con guida in italiano. Anche nel loro caso le mete più gettonate sono gli Usa e il Giappone, ma anche gli affascinanti Paesi del Nord Europa».

LA MODA DELLE BUDDYMOON

Mare, mare e ancora mare per la Viaggi di Nozze Network di Milano, in controtendenza rispetto alla precedente adv meneghina. A raccontarci i suoi trend è Luca Mantegazza: «Relax e riposo all’insegna del romanticismo vanno sempre per la maggiore, con Maldive e Mauritius in pole position, poi Seychelles e Polinesia francese. Da segnalare l’avanzata delle isole Cook. Prende poi sempre più piede la cerimonia unita al viaggio: sposarsi su una bella spiaggia esotica è una richiesta che ci fanno in molti, e in questi casi, contrariamente al passato, quando partiva solo la coppia, ora si usa sempre più portare con sé piccoli gruppi di amici e parenti per fare da testimoni e con cui festeggiare».
È l’avanzata italiana delle americanissime buddymoon (neologismo che deriva da “buddy”, ovvero amico, e “moon”, che sta per luna), in voga soprattutto tra le giovani coppie.

IL MARE COME ESTENSIONE

Ciò che spopola al nord, non sembra riguardare il sud: a conferma di una certa dicotomia tra le due Italie. Ne è testimone Pietro Romano della Mesotour Viaggi di Palermo. Da lui, in Sicilia, di viaggi di nozze in gruppo non v’è traccia. «Non ne vendiamo – afferma tranchant – Così come è poco richiesto il soggiorno balneare secco, chessò alle Maldive. Chi opta per il mare, lo preferi- sce come estensione alla visita di un Paese: dominano gli itinerari in Indonesia, Thailandia, Giappone o magari in Polinesia per chi ha un budget più alto. Un esempio? Il combinato Indonesia con estensione mare alle isole Gili, meno famose di Bali, che le coppie spesso non conoscono, ma che sono anche più belle. In generale, i nostri sposiclienti sono giovani e con risorse limitate. Scelgono mete con un buon rapporto qualità-prezzo e altamente instagrammabili».

DUE SETTIMANE E STO

Se non c’è una tendenza univoca sulle mete dei viaggi di nozze, c’è però un fil rouge in fatto di durata: la tendenza è prenotare un viaggio di due settimane, meno rispetto a un passato quando si viaggiava anche per 20 giorni e, in generale, il budget minimo richiesto per una luna di miele parte da 6-7mila euro a coppia per poi salire vertiginosamente.

Il problema passaporti, con relativi tempi lunghissimi di attesa, invece non sembra scoraggiare gli sposi che in genere programmano il viaggio con abbondante anticipo, aggirando così l’ostacolo.

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Carla Villani
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