Viaggi, il Natale va a rilento: le stime di Sojern

Viaggi, il Natale va a rilento: le stime di Sojern
12 Ottobre 07:00 2023 Stampa questo articolo

Vacanze natalizie? C’è un calo del 5% nelle prenotazioni dei voli rispetto al 2022, con un indebolimento del mercato domestico (-43%). Tuttavia la decrescita è bilanciata da un maggiore interesse dell’Europa (+2%) e delle altre destinazioni internazionali (+1%). Più ottimistica la fotografia del settore alberghiero con una crescita globale, rispetto al 2022, del 38%. Questa crescita significativa è guidata da una importante ascesa del turismo domestico (53%), europeo (24%) e internazionale (34%). A dare i numeri l’analisi di Sojern, piattaforma di marketing digitale che opera nel settore dei viaggi presente al Ttg di Rimini al Padiglione A1, Stand 216.

Tutto questo si può leggere anche come un ritorno alle prenotazioni last minute, almeno per i voli. Se questo modello persiste, significherebbe che il 72% dei voli e il 74% delle prenotazioni alberghiere della stagione natalizia non sono stati ancora prenotati, e bisognerebbe agire di conseguenza.

In ogni caso chi ha già prenotato le sue vacanze natalizie in Italia arriverà prima del 25 dicembre. Italiani e europei tendono a scegliere la giornata del 23 dicembre per le loro partenze, mentre i turisti di lungo raggio sono pronti a partire il 21 o il 22 dicembre o il week end precedente (16/17 dicembre).

Basandosi sulle ricerche di voli aerei degli ultimi 30 giorni i migliori mercati di origine di questi vacanzieri natalizi interessati all’Italia, a livello mondiale, sono capeggiati dagli  Stati Uniti (21%) seguiti da Francia (12%) e Germania (11%). Nella classifica dei luoghi preferiti per le vacanze natalizie, sempre in base alla ricerca dei voli,  l’Italia  occupa un posto importante per statunitensi e canadesi, con Roma  sul podio, al terzo posto.

LA SUMMER

Ma tornando all’estate 2023, comparandola con quella passata complessivamente le prenotazioni di voli aerei verso l’Italia hanno visto un incremento del 15%, sostenuto dall’aumento importante delle ricerche da mercati di lungo raggio (+3%), e da un più modesto interesse da parte dei viaggiatori europei (+9%). L’European Travel Commission legge in questo trend un semplice rallentamento della domanda  europea post-Covid. Le ricerche di viaggiatori italiani verso l’Italia scendono invece del 4%. Tuttavia, nell’insieme, il trend ha aiutato l’Italia a mantenere la sua posizione di seconda destinazione più popolare al mondo per il turismo estivo.

In discesa invece le ricerche di prenotazioni alberghiere dal mondo verso l’Italia, che segnano una flessione del 16% rispetto all’estate 2022, dovuta principalmente a un calo dell’interesse domestico del 42%, compensato parzialmente dalle ricerche di viaggiatori europei e internazionali che crescono entrambi  rispettivamente del 10% e 12%.

I MERCATI DI RIFERIMENTO PER L’ITALIA

Al di là delle vacanze natalizie, i mercati che mostrano maggiore interesse verso l’Italia, secondo le rilevazioni degli ultimi due mesi nel settore alberghiero, sono: prima di tutto quello domestico che occupa il 37% delle ricerche, seguito da quello statunitense (14% delle ricerche) e francese (7%). Questi viaggiatori partono soprattutto da: Milano, Roma, San Francisco, Napoli, Torino, Parigi, Firenze, New York, Londra, Los Angeles. Invece, secondo le rilevazioni sulle ricerche di prenotazioni per i voli,  i mercati chiave di origine del turismo verso l’Italia sono sempre l’Italia stessa (19%), seguita dagli USA (13%) e la Germania (12%). Le città da cui partono questi viaggiatori sono Londra, Milano, Roma, Parigi, Madrid, New York, Francoforte, Düsseldorf, Zurigo e Amsterdam.

«Queste analisi rivelano aspetti positivi del turismo verso l’Italia, ma sottolineano anche l’importanza di un’attenzione costante e di un’agilità di movimento in un mercato influenzato da fattori esterni imprevedibili – afferma Luca Romozzi, direttore commerciale Europa di Sojern –per mantenere la posizione dell’Italia tra le migliori destinazioni in Europa bisogna essere preparati a ogni oscillazione di mercato e all’evolversi delle preferenze degli utenti. Questo è possibile solo attraverso strumenti avanzati di digital marketing, tools che impiegano un approccio tecnologico multicanale, sfruttando un bacino di dati il più ampio possibile, e con un Ai integrata in questo sistema. Queste strategie sono in grado orientare investimenti, personalizzare scelte, ottimizzare la redditività delle imprese, migliorare la capacità di richiamo delle destinazioni e della loro ricettività».

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