Vienna celebra i 150 anni dall’Esposizione Universale

Vienna celebra i 150 anni dall’Esposizione Universale
24 Ottobre 12:35 2022 Stampa questo articolo

Nel 2023 Vienna festeggia i 150 anni dall’Esposizione Universale, avvenimento che trasformò la città in cosmopolita. Numerose le iniziative in programma per il prossimo anno, per ricordare l’evento e guardare al domani.

L’Ente del Turismo di Vienna mette l’anniversario al centro delle proprie strategie di valorizzazione turistica. Lo fa anche dialogando con Andrea Reiter di Ztb Zukunftsbüro, in grado di raccontare come sarà la città del futuro. Una visione netta che definisce «città un habitat nel quale, nel 2050, vivranno il 70% delle persone ma nel quale ci saranno soluzioni innovative per i problemi del domani». La città del domani sarà intelligente e rigenerativa, intreccia digitalizzazione e decarbonizzazione, abitare e lavorare, spazio urbano e naturale. La città di domani è iperlocale – il modello città a 15 minuti – in cui le persone producono cibo sui tetti, l’energia viene scambiata tramite blockchain e non manca neppure la policentricità ai fini di incontrarsi in poli funzionali senza dimenticare quelli dedicati alla micromobilità (stazioni di ricarica).

Il programma per le celebrazioni di Vienna nel 2023 coinvolgerà ogni ambito. Se nel 1873 in città successero una moltitudine di cose – nuove stazioni, linee ferroviarie, la nascita del turismo cittadino moderno, numerosi alberghi, il salvataggio del bosco viennese – il prossimo anno la destinazione si troverà sotto gli analoghi auspici. Vienna è il crocevia ferroviario notturno più importante d’Europa, la Seestadt Aspern è una delle più grandi aree di sviluppo urbano, nuovi hotel nasceranno e la scena culturale attrarrà nuovi viaggiatori.

Il primo evento è previsto in primavera con una nuova mostra al Prater: “Panorama Vienna” per ricordare la leggendaria Rotunde, che allora era considerato l’edificio a cupola più grande del mondo nonché simbolo strutturale dell’Esposizione. Il Mak – Museo di Arti Applicate – ha in programma due mostre: si parlerà della tendenza agli studi orientali innescata dall’Esposizione Universale e si darà spazio a J. & L. Lobmeyr, celebre per i suoi cristalli – nel 2023 l’azienda festeggerà 200 anni.

Per quanto riguarda la musica, è in arrivo la nuova “House of Strauss”, nello storico Casinò Zögernitz, in cui non mancherà neppure un museo, dedicato al celebre compositore, e spazi per concerti.

Tra le cose più curiose, il connubio Vienna Giappone. Nel 1873 con l’Esposizione il Giappone si è presentato al mondo per la prima volta in grande stile. Ed è così che nel 2023 i giardini giapponesi, la cucina giapponese, fino a luoghi speciali come il Weltmuseum Wien, avranno risalto. E lo stesso succederà per la soia, perché Vienna fu il suo primo centro di diffusione: le prime prove di coltivazione ebbero luogo nel Palazzo del Giardino di Schönborn, dove oggi si trova il Museo etnografico austriaco. Per Vienna come destinazione congressuale, l’Austria Center Vienna ospiterà il Congresso internazionale della soia dal 18 al 23 giugno 2023. Anche la Fiera di Vienna è collegata all’Esposizione Universale del 1873. Si trova dove un tempo c’era l’area dell’Esposizione. Quest’area, dove sono stati creati due nuovi quartieri come il campus dell’Università di Economia e Commercio di Vienna e il quartiere Viertel Zwei, viene messa sotto i riflettori.

Nel 2023 si celebrerà anche la famosa acqua viennese. Il 24 ottobre 1873, infatti, è entrato in funzione il primo acquedotto di Vienna che attinge da sorgenti di alta montagna, che da allora rifornisce la città con acqua cristallina proveniente dalle Alpi. Un investimento sostenibile che contribuisce in larga misura all’alta qualità della vita. Nel 2022, Vienna è stata nominata per la terza volta dalla rivista britannica Economist la città più vivibile al mondo. All’epoca non si pensava al futuro solo con l’acquedotto di alta montagna. All’inizio degli anni Settanta del XIX secolo, gli speculatori volevano abbattere ampie zone del Wienerwald (bosco di Vienna) per trarne profitto. Ciò non è avvenuto perché la prima campagna ambientale austriaca, condotta dai media, ha impedito il progetto. Il Wienerwald è stato salvato e costituisce oggi una delle aree ricreative più importanti di Vienna. Con una quota verde pari a circa il 50%, Vienna è considerata una delle megalopoli più ecologiche in assoluto.

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