Voli, appello a Salvini: più diritti ai passeggeri

Voli, appello a Salvini: più diritti ai passeggeri
03 Dicembre 08:35 2025

No all’innalzamento da tre a quattro, o addirittura a sei ore di ritardo, per le compensazioni pecuniarie e no a rincari indiscriminati su trasporto bagagli: sono le due categoriche istanze avanzate dall’associazione Codici (Centro per i diritti del cittadino), in una lettera inviata al Mit, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti guidato da Matteo Salvini.

In qualità di membro del Beuc (Bureau Européen des Unions de Consommateurs) l’associazione interviene sulla revisione del regolamento sui diritti dei passeggeri aerei, puntando sulla tutela dei viaggiatori e sul rafforzamento del quadro normativo europeo.

«La riforma – spiega Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici – rappresenta un passaggio cruciale per garantire che gli standard attuali non vengano indeboliti e che, al contrario, si colgano opportunità di miglioramento concrete per milioni di viaggiatori europei. È pertanto essenziale che il nuovo quadro regolatorio assicuri chiarezza giuridica, colmi le lacune esistenti e renda effettivi i diritti riconosciuti, attraverso strumenti di enforcement realmente funzionanti. La proposta di innalzare la soglia da tre a quattro o sei ore priverebbe oltre il 60% dei passeggeri oggi idonei al diritto alla compensazione. Si tratterebbe di un arretramento ingiustificabile. Sosteniamo con fermezza il mantenimento della soglia attuale e riteniamo prioritario investire su misure che facilitino l’accesso ai rimedi, come moduli precompilati, scadenze chiare per i pagamenti e informazioni tempestive durante le interruzioni operative».

L’elenco delle circostanze eccezionali, invece, «deve essere non esaustivo e pienamente allineato alla giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea – prosegue – Scioperi del personale e carenze di organico non possono rientrare tra le esenzioni. Allo stesso modo, problemi tecnici devono essere limitati ai soli difetti occulti certificati dai costruttori o dalle autorità competenti. La posizione del Parlamento Europeo rappresenta, a nostro avviso, l’orientamento più equilibrato e coerente con il diritto vigente. Per quanto riguarda bagaglio a mano e pratiche commerciali scorrette, è necessario sancire in modo chiaro che un oggetto personale e un bagaglio a mano di dimensioni ragionevoli debbano essere inclusi nel prezzo del biglietto, in conformità alla sentenza Vueling del 2014. La prassi di far pagare tariffe aggiuntive genera un danno economico significativo e sistematico per i consumatori. La nostra associazione sostiene anche l’innalzamento del peso minimo consentito a 10 kg. Qualora venga introdotto un diritto di auto-riprotezione, esso deve essere aggiuntivo rispetto agli obblighi primari del vettore e attivabile dopo 100 minuti, in coerenza con il trasporto ferroviario. Ogni limite economico, come il tetto del 400%, rischierebbe di penalizzare i passeggeri, soprattutto nel caso delle compagnie low cost. La riprotezione deve rimanere sempre gratuita. Serve, poi, un quadro europeo armonizzato che assicuri trasparenza, responsabilità e tempi certi nei rimborsi».

Per Codici è fondamentale che gli intermediari siano obbligati a comunicare tempestivamente i dati necessari ai vettori, garantire assistenza e adottare meccanismi di gestione reclami realmente operativi. Codici sostiene pienamente le proposte del Parlamento Europeo in materia. L’attuale debolezza dei sistemi di controllo, invece, è una criticità storica che genera sfiducia e contenziosi. La revisione deve introdurre poteri minimi armonizzati per le autorità nazionali, decisioni vincolanti, adesione obbligatoria ai meccanismi Alternative Dispute Resolution e obblighi chiari per l’informazione e la gestione dei reclami dei passeggeri.

Nella lettera al Mit, l’associazione ribadisce che la revisione del regolamento sui diritti dei passeggeri aerei è un’opportunità determinante per rafforzare la tutela dei consumatori europei e pertanto si invitano le istituzioni europee a preservare gli standard attuali e ad adottare misure che rendano i diritti realmente esigibili.

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Andrea Lovelock
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