C’è chi dice no. Uiltrasporti, Codacons e Assoutenti esprimono forti perplessità, in materia di sicurezza, a proposito dell’eliminazione dell’obbligo di esibire il documento d’identità al gate per i voli in partenza dall’Italia per l’area Schengen.
In sintesi, l’Enac ha comunicato che basterà esibire la carta d’imbarco al personale della compagnia, fermo restando che il documento d’identità va comunque portato in viaggio ed esibito per tutte le altre destinazioni fuori dall’area di libera circolazione.
Il provvedimento dell’Ente, arrivato dopo il via libera del ministero dell’Interno, riguarda 51 milioni di passeggeri italiani e punta a snellire le procedure: «C’è molta perdita di tempo a livello burocratico, togliendo l’obbligo ci si imbarca anche più velocemente», ha spiegato il presidente Enac, Pierluigi Di Palma.
La spiegazione però non ha convinto i consumatori, che temono ripercussioni sulla sicurezza.
«Come organizzazione sindacale tutto ciò che snellisce e favorisce l’accesso al trasporto aereo è benvenuto perché indubbiamente c’e’ un tema di competizione con i treni dove l’accesso al mezzo è più semplice – ammette Ivan Viglietti, segretario generale della Uiltrasporti – Queste misure però vanno accompagnate da altri interventi di sostegno per la sicurezza, come ad esempio il riconoscimento facciale e una migliore formazione e trattamento per il personale di security».
“La decisione dell’Enac di eliminare dagli aeroporti italiani l’obbligo di presentazione del documento d’identità agli imbarchi ci lascia del tutto stupiti – attacca il Codacons – Vogliamo capire quale sia l’iter seguito per arrivare a tale decisione e quali confronti siano stati avviati per valutare l’impatto di una simile novità”.
“L’eliminazione dell’obbligo di presentazione del documento di identità negli aeroporti – prosegue la nota – si presta a più di una criticità: consentirebbe ad esempio ai passeggeri l’utilizzo delle carte di imbarco di terzi, o di salire su un aereo camuffati nascondendo del tutto la propria identità”.
“Siamo d’accordo con Enac sulla necessità di snellire e rendere più agevoli tutte le operazioni di imbarco – conclude il Codacons – ma la sicurezza del trasporto aereo viene prima della velocità delle procedure aeroportuali. Prima di applicare simili misure rivoluzionarie crediamo sia giusto aprire un confronto tra tutte le parti in causa, per offrire le dovute garanzie agli utenti, specie in questo momento in cui le crisi geopolitiche possono riaccendere la piaga del terrorismo”.
Sul chi vive anche Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti: «Apprendiamo con sorpresa e preoccupazione la decisione dell’Enac, avallata dal ministero dell’Interno, di eliminare l’obbligo di esibire un documento d’identità al momento dell’imbarco per i voli nazionali e quelli diretti verso i Paesi dell’area Schengen. Sebbene la misura sia già operativa in alcuni Paesi europei, riteniamo fondamentale comprendere le motivazioni che hanno portato a questa scelta e le sue implicazioni per la sicurezza e i diritti dei passeggeri».
«In un contesto internazionale caratterizzato da crescenti preoccupazioni legate alla sicurezza e alla gestione dei flussi migratori – osserva Melluso – una tale modifica delle procedure di imbarco solleva interrogativi legittimi. È essenziale garantire che l’adozione di nuove prassi non comprometta la sicurezza dei cittadini e non introduca disparità di trattamento tra i passeggeri.
Assoutenti chiede quindi un incontro urgente con il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma, per ottenere chiarimenti sulle ragioni di questa decisione e sulle misure previste per assicurare che i diritti dei consumatori siano pienamente tutelati.



