Welcome, new era: «Conta il valore, non il numero di agenzie»

Welcome, new era: «Conta il valore, non il numero di agenzie»
12 Novembre 10:30 2025

Welcome Travel Group inaugura una nuova fase strategica focalizzata sulla crescita qualitativa del network, con l’obiettivo di generare valore condiviso per agenzie, fornitori e stakeholder.

In occasione dell’evento annuale dedicato ai partner commerciali, il Gruppo ha presentato un cambio di paradigma: non più incremento numerico delle agenzie, ma focalizzazione sul supporto allo sviluppo delle realtà già affiliate, concentrandosi sulla valorizzazione delle performance e sulla partecipazione attiva alle iniziative commerciali e marketing delle agenzie della rete, per capitalizzare le strategie e le azioni concordate con i partner e ottimizzare l’orientamento delle vendite massimizzandone i risultati.

«Non vogliamo più aumentare i numeri delle adv ma il volume d’affari e il valore che possono esprimere, supportandole tramite gli strumenti del network», commenta Adriano Apicella, amministratore delegato del gruppo. Il concept Synergy4Value diventa il filo conduttore delle nuove iniziative del network. L’obiettivo è valorizzare chi performa, intercettare il potenziale inespresso e offrire in modo mirato leve concrete per crescere.

Il numero di riferimento è 2.636 agenzie, alimentate dalle due reti Welcome (2295) e Geo (1341): unità più, unità meno, tante erano le adv un anno fa e tante sono adesso, con l’obiettivo di riconfermare, non aumentare, la cifra anche per il prossimo esercizio. «Crescita zero non vuol dire non affiliare più, ma sostituire in maniera chirurgica le uscite – specifica Dante Colitta, direttore network Wtg – Nel 2025 sono stati registrati 150 ingressi. Le disdette sono state 36, ma ci sono anche adv che escludiamo noi (43), con alcune in modo consensuale perché hanno virato verso business per noi meno interessanti, altre per comportamenti non conformi alla nostra linea. E poi ci sono le chiusure, che sono state 41. Prevediamo che in generale in Italia chiudano circa 150 agenzie all’anno, perché manca il ricambio generazionale, non siamo più così attrattivi per quelle fasce di età che dovrebbero garantire un futuro a questo settore».

Questa nuova strategia di valore ha i suoi obiettivi precisi: «La selezione qualitativa delle adv è un driver strategico che ci dovrà accompagnare, significa fare un’analisi profonda di chi entra ma anche di chi abbiamo all’interno – spiegano i manager – Inoltre, puntiamo a una maggiore partecipazione attiva delle agenzie, che porta anche a un incremento del fatturato medio. Fondamentale è poi rafforzare la visibilità dei brand in comunicazione. Le agenzie devono far percepire ai clienti i vantaggi di rivolgersi al trade invece che acquistare prodotto disintermediato. Vogliamo aumentare l’orientamento sui partner contrattualizzati e avviare più sinergie strategiche con loro».

Tra le azioni messe in campo c’è l’investimento su un impianto integrato dei servizi anche attraverso le due intranet Wehub e GeoSpace, e sulla tecnologia: «Abbiamo appena inserito due assistenti AI nelle piattaforme, WEndy e GEOrge». Permetteranno agli agenti di consultare contenuti e strumenti attraverso ricerche in linguaggio naturale, migliorando l’efficienza operativa. Aggiornamenti hanno inoltre interessato le piattaforme di prenotazione welgo! e geoquick, che si arricchiscono sia in termini di funzionalità sia di contenuti.

LE PERFORMANCE

L’incontro è stato anche l’occasione per fare un bilancio dell’esercizio appena conclusosi, un anno partito in modo importante ma che poi ha dovuto fronteggiare un’estate complessa e negativa soprattutto nei mesi centrali. Se il villaggio continua a essere ancora segmento estremamente importante con un +6% di performance, il tailor made registra una crescita a due cifre, +10%, «a dimostrazione che si tratta di una tipologia di viaggio in cui la consulenza è necessaria. Il Mare Italia viaggia a due velocità, cresce il prodotto brandizzato, cala il generalista, complessivamente registriamo un -3%. In calo per la prima volta, del 4%, anche le crociere: per entrambi i prodotti dobbiamo evidentemente fare una riflessione su come spingere nel prossimo esercizio. Ma la richiesta che più sta arrivando in questo momento in agenzia sono le esperienze: tutti i tour operator stanno arricchendo le proprie proposte con elementi di esperienzialià e per noi sta registrando una crescita di ben il 50%».

In termini di destinazioni, l’Egitto si conferma re incontrastato e con prezzi più alti in media del 40/50% rispetto al 2019, seguono Africa e Oceano Indiano a chiudere il podio. L’Italia è al quarto posto, seguita dall’Oriente sempre trainato dal Giappone e che supera gli Usa, in negativo per la prima volta.

«Mettendo insieme il leisure (1.704 milioni) con il business travel, chiudiamo con un record storico per noi a parità numerica di agenzie, con un volume d’affari totale pari a 2262 milioni di euro, corrispondente a +8% rispetto all’esercizio 23/24».

La foto pubblicata è stata inviata dall’ufficio stampa.
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Mariangela Traficante
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