Scudetto, “McFratm”-mania e boom di turisti. Un milione per la precisione. L’onda tricolore che scende dalla bocca del Vesuvio fino a Chiaia suggerisce di giocare questa tris sulla ruota di Napoli, in delirio come non mai dopo l’impresa della banda di Conte, che ha portato in processione il quarto titolo sotto Castel dell’Ovo. E come già avvenne due anni fa, per il trionfo della squadra di Spalletti, la gloria sportiva non è l’unico vanto di una città, che si fa due conti e si scopre più ricca.
Già, perché l’effetto scudetto fa schizzare alle stelle le stime del Centro Studi di Confesercenti Campania e diventa un volano straordinario per un doppio, storico appuntamento che può ricoprire d’oro il capoluogo partenopeo, sempre più ombelico del mondo: l’assegnazione del titolo di Capitale Europea dello Sport 2026 e dell’America’s Cup di vela 2027. Vale la pena ricordare che il trofeo sportivo più antico del mondo, anno 1851, approda per la prima volta in Italia e per l’ultima edizione a Barcellona ha generato un giro d’affari di 1,1 miliardi di euro. “Napule è“, insomma.
E che le ricadute nel breve e nel medio periodo siano “impressionanti“, come ha sottolineato Confesercenti Campania, lo certificano il giro d’affari di 250 milioni portato in dote dalla regione in appena 10 giorni di invasione turistica: dal weekend memorabile appena trascorso e dal prossimo, che ingloba il ponte del 2 giugno. Chiamatelo pure turismo sportivo, se volete, ma funziona.
«Nell’ultimo fine settimana – conferma Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente nazionale con delega al Mezzogiorno – abbiamo stimato la presenza di oltre 300mila turisti a Napoli e di altri 200mila sparsi nelle altre province. Fra venerdì 30 maggio e lunedì 2 giugno sono attesi almeno 500mila visitatori in Campania. Considerando i tifosi e i curiosi, si raggiungeranno quasi due milioni di presenze».
Una pioggia di monete sulla città del sole per eccellenza: nessun ossimoro, solo la realtà di una Napoli inserita dal Time tra le mete più desiderate del mondo già nel 2023. Erano i tempi del terzo scudetto, arrivato dopo un digiuno di 33 anni, dopo il secondo tricolore targato Maradona. Nel giro di appena 24 mesi i partenopei hanno calato il poker e il piatto è stato ancora più consistente.
Schiavo prende la calcolatrice e sorride: «Ammonta a 15 milioni il fatturato degli ultimi giorni, scaturito dalla vendita di maglie, sciarpe, bandiere, cappellini con il numero 4 e gadget variegati. A questo va aggiunto il fattore alberghiero, circa 80 milioni di euro, e di ristoranti, bar pizzerie, tavole calde, 39 milioni. I festeggiamenti sono una grande opportunità per rilanciare l’economia cittadina. Il Napoli per i napoletani è molto più di una squadra di calcio. Napoli, anche in questo, è una città diversa dalle altre. C’è un’empatia totale: saremo a lungo un teatro a cielo aperto».
Lo scudetto tira eccome, dunque, e continuerà a farlo a lungo, specie se la squadra vincerà ancora. Migliaia di turisti, specialmente italiani, si sono organizzati per visitare la città prossimamente, approfittando dell’evento – nota ancora Schiavo – Tutti vogliono raggiungere Napoli per vivere questo momento di bellezza e allegria: gran parte degli alberghi e i b&b sono stracolmi ed è decisamente difficile trovare camere libere anche in provincia».
I DATI ISNART
Il momento felice di Napoli si sposa con quello generale della Campania, come testimoniano i dati Isnart-Unionecamere relativi al 2024, illustrati nel convegno “Destinazione Turismo Speciale Campania“, ospitato dal Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa e organizzato da Aiav – Associazione Italiana Agenti di Viaggio – alla presenza dei maggiori rappresentanti delle istituzioni e degli operatori dell’industria turistica regionale.
Con un tasso medio di occupazione delle strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere del 67,7%, in crescita di 16,7 punti rispetto al 2023, la Campania si conferma una delle regioni meglio performanti d’Italia per il turismo. Le destinazioni più gettonate, oltre a Napoli, Pompei, la Costiera Amalfitana, la Penisola Sorrentina, Capri e il Cilento, con oltre 20,5 milioni di presenze, con un tasso medio di soddisfazione pari a 8.2 su 10, uguale alla media nazionale.
E mentre Conte continua a sfogliare la margherita e un’intera città prega che il nuovo condottiero azzurro resista alle lusinghe della “nemica” Juventus, le immagini dei festeggiamenti continuano a fare il giro del mondo.
Napoli non è più solo “na’ carta sporca“. E non da ieri.
Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004
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