L’urgenza di utilizzare sempre più carburante per l’aviazione sostenibile, più noto come Saf, è per Iata una delle sfide più impegnative dei prossimi anni ed è vitale combinarne l’uso con l’ottimizzazione del consumo di carburante. La tabella di marcia per le emissioni di carbonio nette pari a zero, presentata all’Assemblea generale dell’associazione, appena terminata a New Delhi, mostra chiaramente che i miglioramenti tecnologici e l’efficienza operativa contribuiranno a ridurre di un buon 10% le emissioni entro il 2050.
Ma non basta, così come non è sufficiente aumentare la produzione di Saf, come ha evidenziato Yann Cabaret, ceo di Sita For Aircraft nel suo intervento all’Agm Iata: «Raddoppiare la produzione di Saf è una mossa positiva, ma non è affatto sufficiente. Le compagnie aeree non raggiungeranno gli obiettivi di zero emissioni nette senza una strategia di sostenibilità molto più ampia, in cui le tecnologie digitali devono giocare un ruolo centrale. L’ottimizzazione delle rotte di volo, una gestione più efficiente dei tempi di turnaround degli aerei e una pianificazione dinamica dei carichi possono ridurre immediatamente le emissioni, senza dover attendere che le catene di approvvigionamento del carburante si adeguino. L’intelligenza artificiale può aiutare i piloti a evitare inefficienze legate al meteo, il tracciamento digitale dei bagagli riduce il peso dell’aeromobile, e una gestione in tempo reale delle operazioni aeroportuali limita i ritardi a terra e lo spreco di carburante. L’aviazione sostenibile richiede più del solo carburante sostenibile. I progressi accelereranno quando inizieremo a considerare l’efficienza digitale come una leva per la decarbonizzazione, e non solo come un vantaggio operativo».
Concetti in buona parte condivisi da Nick Careen, senior vice president operations, safety and security della Iata, che sempre da New Delhi ha ricordato: «La gestione del carburante è fondamentale per le compagnie aeree e a seconda del prezzo prevalente del carburante per aerei rappresenta generalmente il 25-30% della base di costo. Inoltre, con la decarbonizzazione delle compagnie aeree, il monitoraggio e la gestione dei costi del carbonio, direttamente correlati al consumo di carburante, diventeranno una priorità crescente. Comprendere le prestazioni di una compagnia aerea rispetto ai concorrenti del settore utilizzando il sistema FuelIS, strumento analitico introdotto nel 2024 che consente alle compagnie di prendere decisioni strategiche e operative per ottimizzare il consumo di carburante, può individuare potenziali efficienze che riducono i costi e migliorano le prestazioni ambientali. L’eccellente supporto di 220 compagnie aeree che forniscono dati operativi sul consumo di carburante, unito al continuo miglioramento delle capacità analitiche, ha già reso FuelIs uno strumento estremamente interessante».



