Il viaggio studio “famolo strano”: mete ed experience

Il viaggio studio “famolo strano”: mete ed experience
12 Giugno 07:00 2025

Reggono le mete classiche come il Regno Unito, l’Irlanda e Malta, ma negli ultimi anni emergono alternative che rispondono al desiderio dei ragazzi di vivere esperienze più autentiche e internazionali e fuori dai circuiti tradizionali. I viaggi studio, nonostante l’incertezza economica e geopolitica, appaiono in crescita dopo gli anni di rallentamento causati dalla pandemia e ora vivono una nuova consapevolezza basata sul valore dell’internazionalizzazione e sull’importanza di offrire ai giovani occasioni di apertura al mondo.

«Fino a febbraio si è registrato un ottimo trend di iscrizioni, ora siamo in una fase di rallentamento – racconta
Stefania Bresquar, vice presidente Ialca, associazione italiana degli agenti e dei consulenti linguistici membro Fiavet, e titolare di Geo International a Padova – Almeno l’80% della richiesta è chiaramente coperto dalle destinazioni anglofone con il Regno Unito che sta avendo sicuramente una flessione rispetto al passato, e stanno crescendo al contempo le richieste in Stati Uniti e Canada. I prezzi? Gli aumenti sono contenuti: per due settimane di vacanza studio con accompagnatore e attività siamo in un range tra 2.500 e 3.500 euro, prima della pandemia stavamo sui 2.000/3.000».

OLTRE IL CLASSICO

A rafforzarsi molto dopo la Brexit è l’Irlanda: destinazione anglofona facilmente accessibile (anche senza passaporto) e culturalmente stimolante. Crescono inoltre le mete alternative che rispondono al desiderio dei ragazzi di vivere nuove e stimolanti esperienze oltre i classici schemi. Anche da Trinity Viaggi Studio ci arriva la segnalazione di Canada e Usa, ma non solo: «Il Canada è apprezzato per l’approccio educativo inclusivo, multiculturale e per l’elevata qualità della vita – racconta la ceo Claudia Randazzo – Gli Usa continuano a esercitare un forte fascino, non solo per il mito del “sogno americano”, ma anche per l’influenza di modelli culturali e mediatici, cinema, serie tv, social media, che fanno parte dell’immaginario quotidiano dei giovani. Sempre più ragazzi, anche giovanissimi, aspirano a frequentare high school o college americani per sentirsi parte di quel mondo».

ESPERIENZA SUDAFRICA

E ci sono Spagna e Francia, ideali per chi vuole apprendere una seconda lingua straniera. O mete esotiche, come l’Asia o il Sudafrica, che sono in crescita tra i più avventurosi che cercano un’esperienza unica e immersiva lontano dai confini europei. La voglia di esplorazione e contatto con culture completamente diverse è un trend in espansione, soprattutto tra i ragazzi della Generazione Z.

Oggi il viaggio studio non è più soltanto un percorso linguistico ma ha preso le sembianze di un’esperienza trasformativa, che deve lasciare un segno concreto nel percorso di crescita personale dei ragazzi. «C’è una crescente richiesta di esperienze coinvolgenti, da vivere e poi condividere con la propria community, anche attraverso i social media – continua Randazzo – Le tendenze più apprezzate includono laboratori di fotografia e digital media, percorsi Stem (Science, technology, engineering and mathematics), It e intelligenza artificiale, attività di teatro, public speaking e sviluppo delle soft skills, che rappresentano ormai un valore aggiunto anche in ottica professionale. Rimane sempre forte il fascino per le attività sportive e outdoor, come surf, vela, equitazione o hiking, spesso proposte in scenari naturalistici unici, che uniscono movimento, contatto con la natura e spirito di squadra. Un altro trend, in forte crescita tra i ragazzi della Gen Z, è l’interesse verso i progetti di volontariato e cittadinanza attiva: esperienze locali a impatto sociale che stimolano senso civico, empatia e consapevolezza globale. Per il 2026 ci poniamo un obiettivo: rendere i nostri soggiorni studio davvero unici e indimenticabili, capaci di arricchire non solo il bagaglio linguistico, ma anche quello umano».

INCLUSIONE: I PERCORSI AD HOC

Un’altra tendenza che si sta affermando e viene confermata da agenti e operatori del settore dei viaggi studio è quella dell’inclusione e dell’attenzione ai bisogni specifici. Un esempio arriva proprio da Trinity ViaggiStudio, conclude Randazzo: «Abbiamo sviluppato proposte come quella per i ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento. Insieme a una docente specializzata, pioniera nell’ambito, abbiamo creato un programma strutturato e inclusivo pensato per rendere l’apprendimento dell’inglese accessibile anche a chi presenta dislessia o altri bisogni educativi speciali. Il tutto avviene in un contesto stimolante, dove ogni ragazzo si sente accolto e valorizzato. Per quanto riguarda invece i programmi destinati a studenti diabetici offriamo un’assistenza completa grazie alla presenza di un medico accompagnatore durante l’intero soggiorno. Questo garantisce monitoraggio della salute e gestione quotidiana della condizione in totale sicurezza».

L'Autore

Giulia Di Camillo
Giulia Di Camillo

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