Capitale umano, come gestirlo.
Le interviste #1MinutoInFiera
Ascolto, condivisione, formazione. Sono solo tre delle paroline magiche che oggi si dimostrano indispensabili per far funzionare i team d’azienda. Nei tempi dell’onnipresente intelligenza artificiale, il capitale umano non perde minimamente il suo valore e per i player del travel saperlo gestire resta linfa vitale. Ce l’hanno raccontato dieci manager di altrettante aziende del turismo organizzato italiano durante le consuete mini-interviste del collaudato format fieristico firmato L’Agenzia di Viaggi Magazine “#1MinutoInFiera”, durante l’ultimo Ttg Travel Experience di Rimini.
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«Bisogna saper ascoltare i membri del proprio team, saper imparare da loro ed essere disposti a mettersi in discussione – ci ha raccontato Andrea Nike Curzi, head of innovation di Idee per Viaggiare – Si deve anche saper delegare, e attribuire i ruoli più adatti così da ottimizzare l’expertise della squadra, consapevoli che quella persona a cui sto dando fiducia può portare un ottimo lavoro e andare anche oltre». Un focus, quello sul capitale umano, che Stefano Maria Simei, direttore generale di Futura Vacanze, conferma elemento cardine di ogni azienda e su cui l’imprenditore deve porre assoluta e concreta attenzione: «Ogni realtà aziendale definisce delle regole precise per gestire i team, ma tendenzialmente uno dei punti focali è la condivisione. L’azienda, tutta, deve avere informazioni, le persone devono sapere quello che accade, in modo tale da poter condividere il progetto e gli obiettivi».
Ci vuole meritocrazia per Simei: «In un gruppo di persone se chi decide tende a valorizzare chi merita, questo diventa importante per tutto il personale. E ancora è necessario condividere le scelte dell’azienda, per evitare dannosi gap di comunicazione. Tutti sono importanti, e per questo non dobbiamo lasciare indietro nessuno. Così come ogni azienda che performa e sovraperforma deve premiare le sue persone, non solo in termini economici ma anche di tempo. Mi piacerebbe che tutto quello che stiamo investendo in tecnologia non serva solo a efficientare le operazioni aziendali ma possa generare tempo da impiegare per la famiglia, le proprie passioni e interessi. Questo dovrebbe essere, di fatto, un circolo virtuoso».
Il lavoro di gruppo è un continuo e complesso esercizio quotidiano: «Un’operazione che porta a elaborare idee da trasformare in realtà – ha commentato Guy Luongo, ceo di Ixpira – E la capacità di chi crea o conduce il gruppo è quella di saper ascoltare, fondamentale per poter elaborare in solitudine o insieme al gruppo strategie da sviluppare». Un “noi” ribadito da Massimo Diana, direttore commerciale di Ota Viaggi: «La cosa più intelligente è non ragionare mai con l’io. Se hai e preservi questa mentalità qualunque cosa non ti è preclusa. Le persone vanno incluse in un sistema, in un’idea, in un progetto. Quando c’è la squadra si vince a prescindere».
E infatti Giampaolo Romano, amministratore delegato di CartOrange, ci ha parlato di accoglienza: «La nostra è sempre stata un’azienda fondata sulle persone. Gestire un team significa innanzitutto coinvolgere le persone e farle sentire parte di un progetto dando obiettivi chiari, raggiungibili e incentivanti. L’altro aspetto è ascoltare e premiare le potenzialità delle persone, che devono sentirsi libere di esprimere il proprio pensiero, crescere ed essere accolti all’interno dell’organizzazione».
Per Adriano Apicella, ad Welcome Travel Group, «lavorare nel mondo dei servizi, vuole dire che nella maggior parte dei casi parliamo della vendita di un’esperienza. Dunque l’attenzione alle persone è fondamentale. Chi opera in una agenzia o in un network ha un rapporto personale con il cliente e avere un team coeso, in un clima aziendale positivo, sicuramente dà un valore che arriva poi al cliente. Le persone sono cruciali per far funzionare la nostra organizzazione; più si dà valore al capitale umano, più si raggiungono risultati». Comunicare, quindi. Con tutto il team, «che è il primo protagonista in azienda – ha aggiunto Maria Debellini, vice president e chief operations officer di Th Group – Noi per fare questo abbiamo sviluppato un’Academy in cui coinvolgiamo tutti i nostri collaboratori prima della stagione: momento in cui trasferiamo tutto il prodotto, lo costruiamo anche insieme, glielo facciamo vivere. Le persone che lavorano con noi lo devono sentire proprio per garantire la migliore vacanza ai clienti».
È giusto che il personale sappia la direzione: «La condivisione sia degli obiettivi che dei risultati crea un effetto molto positivo su tutti – ha affermato Matteo Della Valle, chief commerciale officer Gnv – Ci vuole trasparenza nei rapporti, e le linee gerarchiche consentono fluidità di dialogo. Tutti necessitano di un rapporto one to one con i referenti per capire come si sta lavorando. Questo approccio rende il team proattivo nel breve, medio e lungo periodo».
Per Christian Garrone, responsabile intermediazione assicurativa di I4T, «in un mercato come il nostro il capitale umano è l’elemento che può davvero determinare il successo di un’azienda. Ritengo che la gestione del team non possa essere standardizzata», ha dichiarato.
«Ognuno di noi ha delle caratteristiche e ognuno di noi delle necessità: è questo lo schema con cui affrontiamo le relazioni con i colleghi tutti i giorni, cercando di offrire un approccio dedicato, e dunque umano», ha aggiunto Garrone.
Infine Gigi Torre, presidente di Gioco Viaggi, ha concluso: «La nostra è una squadra che dà valore all’azienda, un team fedele che collabora con noi in media da più di vent’anni. Significa poter contare su persone che conoscono tutto il nostro mondo, che sono affidabili e rispondono alle richieste dei clienti in modo professionale e competente. Questo fa la differenza».



