New York come Las Vegas: apriranno tre casinò

New York come Las Vegas: apriranno tre casinò
17 Dicembre 16:07 2025

Lo stadio dei New York Mets, nel Queens. Un campo da golf nel Bronx, un tempo gestito dalla società del presidente Donald Trump. Le sale slot in un ippodromo, vicino all’aeroporto internazionale John F. Kennedy. Sono questi i tre siti, lontani dal centro turistico di Manhattan, dove sorgeranno i primi casinò resort di New York, in stile Las Vegas. A parlarne è l’agenzia di stampa Associated Press.

La commissione per il gioco d’azzardo dello Stato ha assegnato ai tre progetti le licenze per operare nel redditizio mercato dell’area metropolitana. La commissione ha approvato le licenze a condizione che ciascuna società nomini un supervisore esterno che riferisca regolarmente alla commissione, per garantire il rispetto degli obblighi finanziari e legali, nonché degli investimenti promessi nelle comunità locali.

LE ASPETTATIVE, LE PROTESTE

Brian O’Dwyer, presidente della commissione, ha affermato che lo Stato di New York attende con ansia la realizzazione delle promesse su posti di lavoro, miglioramenti infrastrutturali e ricavi derivanti dal gioco d’azzardo.

La governatrice di New York, la democratica Kathy Hochul, ha dichiarato in una nota che i miliardi di proventi serviranno a sostenere i sistemi di trasporto pubblico e di istruzione dello Stato, creando inoltre decine di migliaia di posti di lavoro.

Ma un gruppo di manifestanti contrari al piano del miliardario Steve Cohen, proprietario dei Mets, ha promesso di continuare la sua battaglia in tribunale. Il timore è che i progetti non faranno altro che far crescere la dipendenza dal gioco d’azzardo. «Avete scelto un miliardario invece dei newyorkesi! Vergognatevi!», hanno gridato i manifestanti, uscendo dalla riunione della commissione. Il primo casinò dovrebbe aprire il prossimo marzo.

I PROGETTI APPROVATI (E RESPINTI)

La proposta di Cohen e della società Hard Rock prevede un complesso di casinò da 8,1 miliardi di dollari in un parcheggio accanto al Citi Field dei Mets, che includerebbe una sala concerti, un hotel e spazi commerciali.

Bally’s ha proposto un casinò da circa 4 miliardi di dollari presso il campo da golf di Ferry Point nel Bronx, che includerebbe un hotel, un centro eventi, spazi per riunioni, ristoranti e altri servizi.

Infine, Resorts World ha proposto di investire oltre 5 miliardi di dollari per ampliare le sue sale slot presso l’Aqueduct Race Track nel Queens, creando un casinò completo con hotel, ristoranti e opzioni di intrattenimento.

Tra i progetti respinti, tre casinò proposti per Manhattan, tra cui un Caesars Palace nel cuore di Times Square sostenuto dal rapper Jay-Z. Anche un progetto per un resort sull’iconico lungomare di Coney Island a Brooklyn è stato bocciato.

TUTTO PARTE DA UN REFERENDUM

La commissione statale per il gioco d’azzardo è stata autorizzata a concedere licenze fino a tre casinò nell’area di New York City, dopo che gli elettori hanno approvato il via libera con un referendum nel 2013, aprendo le porte al gioco d’azzardo in tutto lo Stato. Quattro casinò con tavoli da gioco sono stati aperti nella parte settentrionale dello Stato, nove sono le sale da gioco.

Anche un panel statale incaricato di esaminare le proposte per la commissione ha sostenuto il via libera a tutte e tre le proposte rimanenti, all’inizio di questo mese. Il Gaming Facility Location Board, nella sua decisione scritta, ha sostenuto che l’area, con un’elevata densità abitativa e un alto reddito pro capite, sarà in grado di sostenere, anche grazie ai massicci flussi turistici, tutti e tre i progetti, nonostante la loro relativa vicinanza.

La commissione ha affermato che i suoi consulenti hanno stimato che i casinò genereranno un gettito fiscale complessivo di almeno 7 miliardi di dollari dal 2027 al 2036, oltre a 1,5 miliardi di dollari di tasse di licenza e quasi 6 miliardi di dollari di tasse statali e locali.

Si prospetta, inoltre, un ricco bonus per Donald Trump. Quando Bally’s acquistò i diritti per il campo da golf di Ferry Point dalla Trump Organization, nel 2023, accettò di versare altri 115 milioni di dollari se si fosse aggiudicata la licenza per un casinò.

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