Buzios, la Saint-Tropez del Brasile: il reportage

31 Ottobre 07:00 2023 Stampa questo articolo

La statua di Brigitte Bardot, immortalata in tutto lo splendore della sua gioventù dall’artista paulista Christina Motta, troneggia sul lungomare di Buzios. Trovarla è facilissimo, basta seguire la Orla Bardot ed eccola lì, tra il Sushi Bardot e il ristorante Madame Bardot. Questioni di marketing a parte, la magnifica ossessione della cittadina brasiliana per la diva francese, il cui nome campeggia su ogni genere di insegna commerciale, non è altro che sincera, incondizionata riconoscenza: a lei va il merito di aver trasformato, peraltro in modo del tutto inconsapevole, il minuscolo villaggio di pescatori di Armação dos Búzios, sperso sulla costa dello stato di Rio de Janeiro, in una delle destinazioni più glamour e ambite del Brasile.

Era il 1964 quando l’attrice, all’apice della fama, si rifugiò insieme al suo compagno dell’epoca in quest’angolo di Brasile, allora del tutto sconosciuto, per sfuggire all’assedio dei paparazzi. Ammaliata dalle spiagge deserte, dalla natura rigogliosa e dai paesaggi di selvaggia bellezza, ne fece il suo luogo prediletto. E fu così che BB creò la Saint-Tropez brasiliana, catapultandola nel circuito dorato del jet set internazionale.

Oltre mezzo secolo dopo e il passaggio di celebrità di ogni tipo, da Mick Jagger a Madonna, dalle star del calcio verdeoro a Gisele Bundchen che è praticamente di casa, Buzios continua a essere una delle località più affascinanti della costa brasiliana, che ha saputo preservare l’allure delle origini e un’atmosfera piacevolmente rilassata. Nonostante in alta stagione sia una delle mete balneari più frequentate da brasiliani e argentini, ai quali si aggiungono i passeggeri degli scali giornalieri delle navi da crociera, attratti soprattutto dalle spiagge strepitose.

Se ne contano una ventina, una più incantevole dell’altra, incastonate tra le coste frastagliate della penisola che si protende per circa otto chilometri nell’Oceano Atlantico, su cui convergono le correnti marine provenienti dall’Antartide e dall’Equatore. Pertanto, le spiagge meridionali come Geribá e Tucuns, affacciate sul mare aperto, generalmente bagnate da acque molto fredde e onde lunghe, sono le preferite dai surfisti.

Mentre a nord si aprono baie dove il mare è leggermente più tiepido e tranquillo, come praia dos Ossos, Azeda e Azedhina, João Fernandes, Tartaruga, che si possono ammirare con le mini-crociere turistiche a bordo del catamarano Libertas IV che salpa ogni giorno dal Pier do Centro. In alternativa, si può saltare sui caratteristici pullmini panoramici “Búzios Trolley” che fanno il tour della costa sud con soste nei punti panoramici più spettacolari e per un tuffo a praia do Forno, protetta da una profonda insenatura all’interno del Parque Estadual da Costa do Sol.

Fra tutte, la spiaggia migliore per nuotare e fare sport acquatici è comunque praia de Ferradura, che fedele al suo nome è un’ampia baia dalla forma arrotondata di un ferro di cavallo. Non a caso, è qui attorno che sorgono alcuni tra i migliori hotel di Buzios. Come il Ferradura Resort, un complesso di 84 suite immerse tra piscine e giardini tropicali, dotato di centro congressi e ristorante. Della stessa proprietà è anche il Ferradura Private, più intimo e raffinato, con solo 15 suite, tutte vista mare, ristorante, terrazza solarium con piscina e accesso diretto a una piccola spiaggia privata; tutte caratteristiche che lo rendono perfetto per un soggiorno di coppia.

Atmosfera ad alto tasso di romanticismo anche al Pedra da Laguna, boutique hotel immerso in un giardino lussureggiante, dall’architettura ispirata alle fattorie del Minas Gerais, arredato con pezzi unici e opere d’arte orientale, che dispone anche di una Spa interna, piscina e ristorante con cucina mediterranea. Ambienti minimal total white, una spettacolare terrazza affacciata sui tramonti della spiaggia di Armação e un ristorante gourmand con cucina brasiliana-mediterranea sono invece i punti di forza del lussuoso CasasBrancas, storico hotel recentemente rinnovato.

La maggior parte delle circa 500 strutture ricettive ufficiali nella penisola sono però pousadas, guesthouse con un massimo di 20 camere che in genere offrono soltanto trattamento di b&b, spesso ricavate in belle ville in stile coloniale, perfettamente mimetizzate tra la rigogliosa vegetazione tropicale, tra palme e cascate di bouganville. A Buzios non ci sono palazzoni e colate di cemento a disturbare il panorama: una legge degli Anni Settanta limita le costruzioni a due piani fuori terra. Così, anche il nucleo storico ha mantenuto l’atmosfera del villaggio originale, sebbene al posto delle case dei pescatori di un tempo ci siano oggi locali e ristoranti di lusso, gallerie d’arte, boutique di moda e souvenir che affollano il lungomare OrlaBardot eRua das Pedras, cuore della vita notturna.

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Maria Grazia Casella
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