Advunite contro le low cost: «Agenzie colpite insieme alle Ota»

Advunite contro le low cost: «Agenzie colpite insieme alle Ota»
01 Dicembre 11:16 2023 Stampa questo articolo

Advunite mette nel mirino le compagnie low cost. «Sembrano bersagliare indiscriminatamente l’intera categoria di agenzie di viaggi, senza una distinzione accurata tra le tradizionali e le online», si legge in una nota ufficiale diramata dall’associazione. Non basta. «Alcune di loro hanno iniziato una battaglia commerciale che compromette soprattutto l’economia e il ruolo delle agenzie online, portando a conseguenze dannose e mettendo in discussione l’equilibrio del settore turistico».

Spieghiamoci meglio, parola al presidente di Advunite, Cesare Foà: «Per intenderci, l’agenzia fisica – tradizionale – assiste il cliente dal primo momento, garantendo e tutelandolo dalla preparazione all’esecuzione del viaggio, componendo o vendendo pacchetti turistici su misura del viaggiatore. Le agenzie online, invece, potrebbero essere un problema per l’economicità propria delle compagnie a basso costo».

«Le pratiche di questi vettori – prosegue la nota – includono l’aggiunta indiscriminata di sovrapprezzi, compromettendo la reputazione delle low cost che, per propria definizione, dovrebbero controllare i costi».

Nel novembre ’22 Foà ha incaricato l’avvocato Vincenzo Irritato di segnalare formalmente all’Agcom «l’abuso di concorrenza sleale ed estromissione dal mercato da parte della Ryanair». «Ryanair – spiega il legale – ha avviato una battaglia contro le Ota nella vendita di biglietti di volo, per violazione dei termini di utilizzo del sito web. “Battaglia” che ha colpito anche le agenzie di viaggi tradizionali, danneggiando la loro reputazione e mettendo in discussione il ruolo chiave che svolgono nel settore turistico. Inoltre, Ryanair avverte i clienti delle insidie delle prenotazioni attraverso intermediari, senza distinguere accuratamente le Ota dalle agenzie di viaggi tradizionali. Comunicazioni dannose che compromettono le agenzie tradizionali, descritte addirittura come “intermediari non autorizzati” e pregiudicando la fiducia dei consumatori nel processo di prenotazione».

«Inoltre – prosegue l’avvocato Irritato – le comunicazioni di Ryanair indicano che il cliente non ha diritto al rimborso quando si rivolge a un “intermediario non autorizzato”. Esternazioni che ledono ingiustamente le agenzie tradizionali, che sono invece una garanzia di tutela per i consumatori, soprattutto durante le fasi complesse, come la crisi sanitaria da Covid 19. Le agenzie tradizionali sono fondamentali per soddisfare la domanda dei clienti, avendo spesso l’esclusività per determinate tratte aeree. L’estromissione degli agenti di viaggio limita l’accesso a valide alternative sul mercato e compromette la diversità e la concorrenza sana».

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