Affitti brevi, Firenze ospiterà i turisti negli studentati

Affitti brevi, Firenze ospiterà i turisti negli studentati
29 Febbraio 13:57 2024 Stampa questo articolo

Questa volta Firenze non volta le spalle agli affitti brevi, oggetto di una riforma ispirata dal ministro del Turismo, Daniela Santanchè, e convertita in legge a dicembre.

Palazzo Vecchio, infatti, ha detto sì alla possibilità per gli studentati di convertire le camere ad attività ricettiva, per la gioia degli imprenditori immobiliari, che invece, lo scorso ottobre, avevano contestato la decisione adottata dal Consiglio comunale di arginare la nascita di nuovi Airbnb nell’area Unesco del centro storico.

Una trentina di esponenti del mondo degli affitti brevi aveva allora presentato ricorso al Tar. Tra loro Property Managers Italia, ora invece favorevole all’ultima norma della Giunta, che permette di spalmare su tutto l’anno i 60 giorni di limite al ricettivo negli studentati: «Sarebbe follia dire no e un danno per la città non far utilizzare ai turisti gli alloggi lasciati vuoti dagli studenti durante l’anno, pensando al fatto che i fuori sede lasciano Firenze nel periodo delle vacanze», sottolinea il presidente Lorenzo Fagnoni.

Anzi, il perimetro poteva essere ulteriormente dilatato: «Addirittura – osserva Fagnoni – avremmo preferito che i giorni fossero 90 e non 60, ma riteniamo importante il fatto che possano essere distribuiti su tutto l’anno e non solo concentrati tra luglio e agosto. La norma va incontro alle necessità sia delle case dello studente pubbliche che degli studentati di lusso privati. Senza dimenticare che aumenta le capacità ricettive della città».

«In risposta all’emergenza abitativa, in particolare a quella di case per studenti a prezzo calmierato – conclude Fagnoni – ci sembra buona l’idea di chiedere agli studentati una percentuale di camere a prezzo ridotto, in cambio della possibilità concessa dal Comune di convertire i periodi vuoti ad attività ricettiva».

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