L’assemblea nazionale di Aigo Confesercenti ha confermato Claudio Cuomo alla guida dell’associazione. Napoletano di nascita, imprenditore nel settore della ricettività extralberghiera a Roma da oltre dieci anni, Cuomo, 44 anni, continuerà quindi a rappresentare le imprese dell’ospitalità diffusa in un momento cruciale per il comparto.
«Ringrazio l’assemblea per la fiducia rinnovata – il commento di Cuomo – e confermo il mio impegno per rafforzare il ruolo di Aigo come interlocutore autorevole e costruttivo presso le istituzioni. Il settore extralberghiero è oggi una componente fondamentale dell’offerta turistica italiana, con oltre 3 milioni di posti letto e una presenza capillare nei territori. È nostro compito tutelarlo, valorizzarlo e accompagnarlo nella transizione digitale e normativa, garantendo qualità, sicurezza e accoglienza, nel rispetto delle regole e della dignità professionale degli operatori».
L’assemblea, inoltre, ha indicato alcune priorità programmatiche per il nuovo mandato:
– semplificazione normativa e piena operatività del Codice Identificativo Nazionale (Cin);
– dialogo costante con il ministero del Turismo e dell‘Interno per soluzioni condivise su sicurezza e check-in digitale;
– contrasto all’abusivismo e promozione della legalità;
– sostegno alle imprese regolari con strumenti di formazione, innovazione e accesso al credito;
– tutela della competitività rispetto ai portali internazionali e alle Ota;
– opposizione all’aumento della cedolare secca al 26%, previsto nella bozza della Legge Finanziaria 2025, che rischia di penalizzare duramente i proprietari.
«Occorre una pianificazione attenta e mirata – ha sottolineato Cuomo – per un’Italia turistica moderna e sostenibile: piani abitativi, infrastrutture adeguate, una migliore distribuzione dei flussi per decongestionare le aree più affollate e valorizzare i territori meno conosciuti. È necessario accompagnare il settore con incentivi e sostegni, così da ottenere più emersione del sommerso e quindi più gettito, senza costruire ulteriori passaggi ‘bancomat’ per spremere risorse dagli operatori regolari».



