Bagagli a pagamento:
sommossa Ue anti low cost

Bagagli a pagamento: <br>sommossa Ue anti low cost
26 Maggio 12:36 2025

Stop alle “vessazioni” sui bagagli a mano esercitate dai vettori low cost: a scendere in campo è la Beuc – Bureau Européen des Unions de Consommateurs, insieme ad altre 16 organizzazioni dei consumatori, di 12 Stati membri dell’Unione europea, con una significativa e formale contestazione nei confronti delle principali compagnie a basso costo.

Nei giorni scorsi è stata inoltrata una dettagliata segnalazione alla Rete delle Autorità per la Protezione dei Consumatori, indirizzata in particolare contro Ryanair, easyJet, Vueling e WizzAir, accusati di violazioni sistematiche della normativa europea in materia di diritti dei passeggeri, con particolare riferimento all’applicazione di supplementi per il trasporto del bagaglio a mano.

«Nonostante la Corte di Giustizia Ue si sia già espressa nel 2014, con la cosiddetta “Sentenza Vueling”, affermando il diritto alla gratuità del bagaglio a mano in cabina, purché di dimensioni e peso ragionevoli – osserva Davide Zanon, segretario di Codici Lombardia – milioni di passeggeri continuano a essere soggetti a costi aggiuntivi che in taluni casi possono superare i 75 euro, superiori persino al prezzo del biglietto stesso. Tale condotta, già oggetto di sanzioni in Spagna per un ammontare complessivo di 179 milioni di euro, rappresenta una chiara violazione di un diritto sancito a livello europeo, e ne evidenzia l’inaccettabile disapplicazione da parte di numerose compagnie».

Le contestazioni rivolte ai vettori aerei si articolano su tre principali ambiti di criticità: innanzitutto le pratiche commerciali ingannevoli perché le interfacce di siti web e le applicazioni mobili presentano le offerte in modo incompleto o fuorviante, inducendo i consumatori a selezionare opzioni più onerose.
Il bagaglio a mano, diritto previsto dalla normativa vigente, viene erroneamente rappresentato come servizio opzionale a pagamento.

Ci sono poi le clausole contrattuali abusive, in quanto alcuni contratti di trasporto prevedono oneri aggiuntivi per servizi essenziali, in contrasto con il principio di buona fede contrattuale, imponendo ai passeggeri costi ingiustificati.

E infine c’è un’acclarata mancanza di trasparenza poiché i supplementi relativi al bagaglio a mano non sono esplicitamente indicati nelle fasi iniziali del processo di prenotazione, contravvenendo allarticolo 23 del Regolamento (Ce) n° 1008/2008, che impone l’indicazione chiara e trasparente del prezzo finale.

Pertanto, Beuc e le associazioni nazionali dei consumatori richiedono un intervento tempestivo da parte della Commissione europea e della Rete Cpc, volto a dichiarare l’illegittimità dell’applicazione di supplementi per il bagaglio a mano, imponendo alle aerolinee low cost l’eliminazione di ogni clausola contrattuale che preveda costi aggiuntivi per tale servizio, con la contestuale adozione di una posizione vincolante e uniforme a livello europeo, al fine di garantire l’effettiva tutela dei diritti dei passeggeri su tutto il territorio dell’Unione.

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Andrea Lovelock
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