Blue Panorama, i sindacati chiedono il tavolo di crisi

10 Giugno 10:15 2022 Stampa questo articolo

Sigle dei sindacati in allarme riguardo la crisi di Blue Panorama. Quando mancano poco meno di tre mesi alla scadenza della sospensione di licenza di volo e Coa (Certificato di Operatore Aereo) il futuro della compagnia aerea del Gruppo Uvet è ancora denso di nubi. Manca l’ammissione al concordato preventivo da parte del Tribunale di Milano e non sono ancora trapelate informazioni sul piano di ristrutturazione aziendale: una situazione che blocca di fatto anche il processo di vendita al fondo Bateleur Capital, intenzionato a rilevare in più tranche il 100% delle azioni di Bpa.

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Per questo motivo le sigle Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl hanno scritto al ministero dello Sviluppo Economico chiedendo l’apertura di un tavolo di crisi ufficiale rifacendosi alla direttiva ministeriale per la gestione delle crisi d’impresa emanata proprio dal Mise lo scorso 14 ottobre 2021.

Secondo i lavoratori sussistono, infatti, tutti i requisiti necessari a formulare l’istanza di istituzione di un tavolo di crisi presso il ministero guidato da Giancarlo Giorgetti. A questo punto si attende nei prossimi giorni una risposta da parte del Mise sulla validità o meno della richiesta del tavolo di crisi.

“Blue Panorama Airlines è una società che attualmente impiega oltre 350 dipendenti, localizzati in più regioni d’Italia, e l’attività svolta, oltre a generare un importante indotto per il sistema economico-produttivo, è certamente da considerarsi di rilevante interesse nazionale – sottolineano i sindacati nella lettera – la società, interessata da uno stato di profonda crisi dall’anno 2020, ha sospeso tutte le attività di volo dal mese di ottobre 2021. Conseguentemente, tutti i dipendenti sono stati posti in regime di cassa integrazione a “zero ore”. Inoltre, lo scorso mese di marzo, la società ha richiesto la sospensione del proprio Coa per un periodo di 6 mesi, il massimo concesso dalla normativa vigente. L’imminente scadenza della suddetta sospensione, genera ulteriore preoccupazione”.

Per i sindacati, inoltre, la manifestazione d’interesse fatta pervenire da Bateleur sarebbe “soggetta a numerose ed ignote condizioni, e della quale la società non ha fornito alcuna informazione aggiuntiva […] pertanto, ad oggi, permane la drammatica assenza di qualsivoglia informazione riguardo le prospettive industriali della società e circa il futuro di tutti i lavoratori da essa dipendenti”.

Il tempo per far ripartire il vettore, infatti, stringe: fonti interne all’azienda avevano già fatto trapelare come le stime di Bpa per riaccendere i motori, in seguito all’omologa del concordato preventivo (attività successiva all’ammissione che prevede n accordo con i creditori, ndr) prevedevano almeno 4-5 mesi di tempo.

Secondo altre fonti, infine, il piano di Bateleur per Blue Panorama sarebbe quello di far ripartire i voli non prima della primavera 2023: resta il dubbio di come la compagnia possa affrontare il lungo inverno con un solo aereo in flotta e di come possa riottenere a breve i requisiti per “rivalidare” le licenze di volo.

L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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