Boeing Industry Day, il colosso Usa ha incontrato 45 Pmi italiane

Boeing Industry Day, il colosso Usa ha incontrato 45 Pmi italiane
22 Settembre 10:52 2023 Stampa questo articolo

Un incontro tra il gigante statunitense dell’aeronautica e 45 Pmi italiane per esplorare opportunità di business. Questo il focus del Boeing Industry Day, che si è svolto il 20 settembre presso l’Agenzia Ice di Roma: una giornata di confronto e networking tra Boeing e numerose realtà del settore aerospaziale italiano, aziende, distretti e università.

Una giornata divisa in due parti:

  • la mattina, di impronta seminariale, con interventi mirati a offrire ai partecipanti gli approfondimenti relativi al posizionamento di mercato, al profilo commerciale e alle esigenze di fornitura da parte di Boeing, per dare alle Pmi italiane informazioni utili al business development;
  • il pomeriggio è stato dedicato agli incontri business to business. Le 45 realtà italiane presenti hanno potuto così incontrare alcuni referenti di Boeing in differenti tavoli tematici.

«Il settore dell’aerospazio è strategico per l’Italia – ha sottolineato il direttore generale di Agenzia Ice, Lorenzo Galanti – L‘export dei primi 6 mesi del 2023 ammonta a 3,5 miliardi di euro, in crescita del 12,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le Pmi del comparto si internazionalizzano sempre più e nel farlo pongono grande attenzione sia verso i grandi committenti esteri come Boeing, sia verso i produttori di sistemi e sottosistemi».

«Il Boeing Industry Day rappresenta una tappa importante della collaborazione sempre più stretta tra Boeing e le imprese del settore aerospaziale italiano – ha spiegato Angela Natale, presidente di Boeing Italia e managing director per il Sud Europa – Realtà industriali di primo livello, che costituiscono un fiore all’occhiello della supply chain e che desideriamo vedere sempre più partecipi e coinvolte nei nostri progetti. Per Boeing l’Italia rappresenta un partner di primo livello, con cui collaboriamo da oltre 70 anni e che oggi può contare su 30 fornitori di prima fascia, con una spesa annuale di circa un miliardo di dollari e una ricaduta occupazionale importante».

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