Caos frontiere Ue? Da Eurostar 10 milioni di euro per evitarlo

Caos frontiere Ue? Da Eurostar 10 milioni di euro per evitarlo
23 Maggio 12:20 2024 Stampa questo articolo

Dieci milioni di euro per evitare il “caos” ai valichi di frontiera.  È la cifra stanziata da Eurostar – la società che gestisce i treni che passano sotto la Manica per unire Londra al continente – che annuncia: saremo pronti per le nuove misure alle frontiere dell’Ue il 6 ottobre, data dell’entrata in vigore del sistema automatizzato di ingresso e uscita (Ees).

I tempi per le procedure in stazione – riferisce L’Echo Touristique – saranno allungati solo marginalmente, come ha chiarito in conferenza stampa a Londra Richard Thorpe, direttore tecnico della Hs1, che gestisce la linea dell’Eurostar e la stazione londinese di St Pancras: «Abbiamo investito tempo e denaro per rendere il viaggio il più piacevole e facile possibile».

Simon Lejeune, direttore delle stazioni e della sicurezza dell’Eurostar, promette che l’iter si svilupperà sempre più velocemente con il passare del tempo, anche se la compagnia continua a raccomandare ai viaggiatori di arrivare a St Pancras dai 60 ai 90 minuti prima della partenza.

I cittadini britannici o extraeuropei che non sono titolari di un visto di soggiorno europeo dovranno effettuare prima la registrazione online o su richiesta, quindi effettuare il check-in presso un terminal alla stazione di St Pancras. I viaggiatori scannerizzeranno il passaporto, si faranno prendere le impronte digitali e una foto biometrica – come già avviene in molti valichi di frontiera – e risponderanno a quattro domande di sicurezza. Passeranno quindi al controllo bagagli e attraverseranno un posto di frontiera in uscita dal Regno Unito e un altro per entrare nell’Ue. Qui verranno rilevate nuovamente le impronte digitali se si tratta del primo passaggio dopo il check-in online (ogni modulo compilato è valido per tre anni).

Viceversa, per recarsi nel Regno Unito da Parigi alla Gare du Nord, i cittadini britannici dovranno registrarsi nuovamente prima di passare i valichi di frontiera. Per i cittadini dell’Ue, a ora, non è previsto alcun cambiamento, ma il Regno Unito prevede di implementare il proprio sistema, l’Eta. A inizio 2024, una commissione parlamentare britannica ha messo in guardia dai notevoli ritardi – fino a 14 ore – che l’Ees potrebbe causare alle frontiere. Anche il sindaco di Londra, Sadiq Khan, è preoccupato per il possibile “caos” a St Pancras con il nuovo sistema: «Un segnale terribile per i turisti e le imprese di tutto il mondo – sottolinea – e una conseguenza diretta della Brexit».

  Articolo "taggato" come:
  Categorie

L'Autore