Carissimi voli, la Sicilia denuncia
il cartello Ita-Ryanair

Carissimi voli, la Sicilia denuncia <br> il cartello Ita-Ryanair
12 Dicembre 10:44 2022 Stampa questo articolo

Allarme caro prezzi per i voli da e per la Sicilia durante le festività natalizie. A denunciare il presunto cartello Ita Airways-Ryanair è perfino il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. «È un fatto scandaloso, esiste un cartello tra le due compagnie Ita, a capitale pubblico, e Ryanair, che servono la Sicilia, un monopolio a due in forza del quale i prezzi sono schizzati. Lunedì, e non siamo ancora a Natale, chi parte dalla Sicilia, Palermo o Catania, per Roma andata e ritorno spende oltre mille euro, mentre chi parte da Roma per Milano ne paga circa 200», ha denunciato Schifani sostenendo che la situazione di mercato anomala verrà sottoposta all’attenzione dell’Antitrust.

«La Sicilia – ha rimarcato il governatore all’Ansa – non può pagare questo pegno, in particolar modo quando vi è di mezzo una società a capitale pubblico che deve realizzare politiche sociali senza andare in perdita, ma deve studiare delle strategie aziendali che siano consone all’esigenza del territorio
. All’Antitrust denunciamo il “cartello” posto in essere nei fatti da Ita e Ryanair che decidono quali devono essere i prezzi perché in sostanza hanno deciso un patto di non concorrenza tra di loro».

Secondo Schifani, quindi, le due compagnie aeree avrebbe “accordato” un rialzo delle tariffe, che arrivano fino a 700 euro, vista la situazione di monopolio sulle tratte da Roma e Milano. Tra le altre mosse previste dal governo regionale ci sarebbe anche la nascita di un osservatorio permanente per il monitoraggio del traffico aereo siciliano, che coinvolgerà i vertici degli aeroporti dell’isola, i vettori e i rappresentanti dei consumatori.

L’OSSERVATORIO REGIONALE SUI VOLI
«Riteniamo che l’osservatorio sarà uno strumento importante per monitorare il traffico aereo da e per la Sicilia – dice l’assessore ai Trasporti, Alessandro Aricò interpellato dall’agenzia Dire– Quest’anno sono stati superati i livelli di traffico registrati nel periodo pre-Covid, ma, nonostante questo importante flusso, i vettori hanno deciso di ridurre il numero di voli per Fiumicino e aumentare notevolmente i prezzi, provocando così un danno francamente inaccettabile per i siciliani residenti nell’Isola e nelle altre regioni. Questo nuovo organismo di controllo entrerà in funzione già nelle prossime settimane».

Il tema è arrivato anche sul tavolo del governo nazionale con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che sottolinea: «Bene l’incremento dei voli (operato da Ita, ndr), è un primo riscontro ma ancora insufficiente; ma serve più impegno per calmierare i prezzi e una pianificazione più attenta perché non ci può essere una risposta emergenziale a fronte delle legittime proteste».

Secondo un ulteriore analisi dell’Ansa, infatti, “prenotando, ad esempio, oggi un volo Ita da Roma a Palermo, con partenza il 23 dicembre e ritorno il 2 gennaio, (i clienti) dovranno spendere tra i 750 e 960 euro. Per lo stesso periodo un biglietto Ita, prenotato sempre oggi, da Roma per Londra costa 372 euro mentre per Parigi 390 euro. La spesa per andare in Sicilia da Roma sarebbe importante anche nel caso di chi avesse, ad esempio, un’emergenza familiare. Prenotando oggi un biglietto Ita per Palermo, con partenza più ravvicinata, ad esempio lunedì e rientro nella Capitale giovedì 15, il costo è di 958 euro”.

Al momento però analizzando anche i prezzi di alcuni tra i maggiori portali di prenotazione online, è evidente come l’aumento delle tariffe interessi di più l’acquisto di voli last minute o a breve termine; mentre se si prova ad acquistare un biglietto anche con qualche settimana di anticipo i prezzi restano in linea con quelli di mercato.

LA RITIRATA DI WIZZ AIR
Proprio sulla Sicilia, tra i mesi di settembre e ottobre scorsi Wizz Air aveva optato per una semi-ritirata: la compagnia aerea ha cancellato la rotta Roma Fiumicino-Catania a partire dal 6 novembre, lasciando appunto il collegamento in mano a solo due compagnie aeree: il vettore di bandiera Ita Airways e il colosso irlandese Ryanair. Wizz Air avrebbe addotto – tra le cause della cancellazione –  la troppa capacità sulla tratta, i prezzi al ribasso e i costi operativi troppi alti. Già in passato tre operatori sono risultati troppi su questo collegamento – che oggi è il più importante in Italia per volumi di trasportato e ha superato anche la Milano-Roma – facendo vittime illustri (Blue Panorama, Windjet, easyJet e Vueling).

A settembre, poi, Wizz Air aveva anche annunciato la chiusura della base di Palermo per concentrarsi su Roma e Milano.

L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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