Clia e le crociere del futuro. Laurent: «Italia strategica»

Clia e le crociere del futuro. Laurent: «Italia strategica»
24 Novembre 11:20 2023 Stampa questo articolo

Il settore crociere continua a crescere e «le prospettive sono ottime; le compagnie investono sempre di più in sostenibilità e nel diversificare e migliorare un’offerta oggi sempre più vasta. Potremmo dire che c’è una crociera per ogni gusto». Lo ribadisce Marie-Caroline Laurent, direttrice generale per l’Europa di Clia, l’associazione internazionale delle compagnie di crociera, che ha rafforzato la sua presenza in Italia. Con lei, L’Agenzia di Viaggi Magazine ha discusso delle strategie delle compagnie e di come sta cambiando l’offerta crocieristica nel post pandemia.

Marie-Caroline Laurent CliaPrima di tutto però, come mai la sua presenza in Italia è sempre più frequente?
«Sarà ancora più forte nel 2024, visto che a marzo a Genova si terrà la European Cruise Week, al cui interno ci sarà l’European Cruise Summit e soprattutto un inedito Innovation Expo dedicato ai fornitori di tutto il comparto. Dopotutto l’Italia è la prima destinazione dei crocieristi in Europa, è sul podio dei Paesi di provenienza ma è soprattutto il Paese dove c’è la maggiore ricaduta economica del settore, con 15 miliardi sui 60 generati in Europa. Più del doppio della Germania che fa 6,6 miliardi e quattro volte la Francia che arriva a 3,7 miliardi. E poi qui ci sono 125mila dei 500mila posti di lavoro creati in tutto il Continente. È ovvio che sia sotto la nostra attenzione. Anche perché non possiamo dare questi risultati per scontati».

E allora quali sono le azioni da mettere in campo?
«Bisogna lavorare per mantenere il ruolo di leadership dell’Italia. Per questo le compagnie hanno investito e continueranno a farlo, ma c’è bisogno del supporto di tutti, governi, porti, terminal, destinazioni e partner. È necessario accelerare sull’elettrificazione delle banchine, sullo sviluppo di nuovi carburanti, sulle infrastrutture portuali, sui flussi turistici. Solo tutti insieme possiamo raggiungere i nostri obiettivi di sostenibilità e di mercato, anche perché il mercato sta crescendo ma sta cambiando. E quindi ci sono più esigenze da soddisfare».

A quanto ammontano gli investimenti in nuove navi?
«Dal 2019 le compagnie aderenti a Clia hanno investito 27,6 miliardi di euro in nuove navi e investiranno altri 28,9 miliardi nei prossimi cinque anni. In totale, sono 44 nuove navi di cui più quasi il 95% verrà costruito in Europa. Il contributo all’economia continentale è di 56,5 miliardi. Si tratta di navi che solcheranno i mari per i prossimi 30 anni, quindi gli investimenti in tecnologia che facciamo oggi sono cruciali per raggiungere gli obiettivi ambientali di zero emissioni che ci siamo prefissi per il 2050».

Se parliamo di costruzione di nuove unità in Italia?
«Da qui al 2028, cioè nei prossimi 5 anni, i cantieri italiani costruiranno 31 nuove navi da crociera la cui capacità complessiva sarà di 56mila passeggeri. Si tratta di un investimento di 18,6 miliardi di euro fatto dalle compagnie. Quasi 4 miliardi ogni anno».

Chi sono i passeggeri oggi?
«A bordo ci sono molte famiglie composte da tre generazioni. Infatti il 73% dei crocieristi viaggiano con altri familiari di altre due generazioni. Troviamo anche viaggiatori solitari, coppie o gruppi di amici, sia giovani che adulti. I passeggeri sono attratti dall’unicità dell’esperienza in crociera. E questo vale sia per chi cerca il relax più assoluto che per chi va in cerca di avventure, per la qualità dei servizi a bordo e per ciò che concerne l’intrattenimento». 

Quali saranno i passeggeri del futuro?
«Sempre più persone hanno voglia di crociera. Quasi il 90% dei crocieristi afferma di voler ritornare presto su una nave e i due terzi di coloro che non si sono mai imbarcati sono aperti a fare una esperienza di questo tipo. In Europa le cose vanno bene, visto che rispetto al 2019 la quota di passeggeri sul totale è salita di 2 punti percentuali. Crediamo che i passeggeri del futuro non possano essere incasellati in categorie precise, ma anzi rifletteranno l’enorme varietà dell’offerta crocieristica».

Ci sono fette di mercato ancora aggredibili?
«Un dato interessante è che i passeggeri sono sempre più giovani. Ciò è particolarmente vero per l’Italia, tanto che gli italiani sono mediamente i crocieristi più giovani al mondo. Questo cambiamento nella demografia è un segnale estremamente positivo e che ci rende ottimisti per il futuro».

Più passeggeri vuol dire più navi? Dobbiamo aspettarcele ancora più grandi?
«Non proprio: nel corso del tempo abbiamo diversificato l’offerta e oggi possiamo dire che c’è una crociera per ogni gusto. Anzi, proprio per consentire la navigazione in luoghi remoti che necessitano di navi più agili e dalle dimensioni ridotte, ben 24 navi sulle 44 previste da qui al 2025 saranno sotto i 1.000 posti letto, circa il 50%, mentre solo 16 imbarcazioni avranno una capienza superiore ai 3.000 posti letto, cioè il 36%».

Sta cambiando il prodotto crociera?
«È tempo di usare il plurale e parlare di “prodotti crociera”. Esiste una pluralità di itinerari, durate, servizi a bordo, standard e prezzi. Le crociere a tema sono una certezza, sono diventati luoghi dove i passeggeri prima di tutto condividono tra loro passioni, sentimenti, affinità e interessi. E su questo ci si è specializzati, dividendole tra quelle a completamente a tema – full charter – e altre a tema parziale. Poi ci sono crociere dove le esperienze tematiche si fanno prevalentemente a terra. Credo che questo tipo di segmentazione e di specializzazione proseguirà anche negli anni a venire».

Ci sono nuove crociere a tema da mettere in evidenza?
«Hanno grande appeal quelle dedicate alle serie tv e quelle sportive, dove c’è la possibilità di ricevere autografi, scattare foto, parlare con i protagonisti. Interessanti poi quelle culinarie, come quella targate Gambero Rosso e Associazione Italiana Sommelier o dedicate al cioccolato. E ancora, ci sono crociere legate a particolari eventi, come Formula Uno, Festival di Cannes, Coppa del Mondo di Rugby. E c’è stata quella “azzurra” per i tifosi del Napoli campione d’Italia».

L’elenco si allunga?
«Parliamo di circa 100 crociere a tema nel solo Mediterraneo. E non ne ho citate molte altre: per motociclisti, per fotografi, per soli adulti, Lgbt, quelle sui generi musicali, senza dimenticare le crociere religiose. Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti. In questo settore le compagnie sono in grado di intercettare la domanda, ma sono fondamentali le agenzie di viaggi perché possono offrire prodotti personalizzati e comprendere a fondo le esigenze e i desideri del cliente».

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L'Autore

Claudia Ceci
Claudia Ceci

Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali

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