Choice Hotels ci ripensa: stop all’acquisizione di Wyndham

Choice Hotels ci ripensa: stop all’acquisizione di Wyndham
12 Marzo 11:43 2024 Stampa questo articolo

Il mega colosso dell’ospitalità, nei segmenti budget e midscale, che doveva nascere con l’acquisizione di Wyndham Hotels & Resorts da parte di Choice Hotels International, non nascerà. Choice Hotels, una delle più grandi catene alberghiere al mondo, con 7.500 hotel di proprietà distribuiti in 22 brand differenti, ha ritirato la proposta di acquisizione l’11 marzo, dopo che era scaduta l’8.

Perciò, per Wyndham Hotels & Resorts, la più grande società di franchising alberghiero al mondo per numero di proprietà con 9.200 hotel in oltre 95 Paesi e un portafoglio di 24 marchi, nessuna vendita e tutto rimane così come è. Se viceversa, l’operazione fosse andata in porto, sarebbe nata una società alberghiera con 16.700 strutture e oltre 1,5 milioni di posti letto.

La trattativa per la mancata vendita è iniziata nell’aprile dello scorso anno quando è stata presentata la prima offerta di acquisizione da parte di Choice Hotels International, a ottobre la cifra totale proposta era di circa 9,8 miliardi di dollari, ma fin dall’inizio il consiglio di amministrazione di Wyndham si è dimostrato ostile alla vendita.

Infatti, secondo le informazioni pubblicate da Hosteltour, il 18 ottobre 2023, Choice Hotels International aveva annunciato una proposta di acquisizione di tutte le azioni in circolazione di Wyndham Hotels & Resorts a un prezzo di 90 dollari per azione per un valore patrimoniale totale di circa 7,8 miliardi di dollari e l’assunzione del debito netto di Wyndham, per un totale di  circa 9,8 miliardi di dollari che avrebbero dovuto chiudere la maxi operazione.

Ma gli acquisitori hanno dovuto sempre scontrarsi con un muro di ostilità da parte dei piani alti di Wyndham Hotels & Resorts, fino a che Choice Hotels ha gettato la spugna dichiarando che, da quando il processo è iniziato, “ha tentato di impegnarsi in trattative in buona fede con Wyndham attraverso numerose vie diverse, tra cui l’aumento dell’offerta proposta più volte e l’apertura a migliorare ulteriormente l’offerta, ma dopo ripetuti rifiuti e ‘disinteresse’ da parte del management ha posto fine all’offerta”.

Da parte sua, Wyndham ha chiarito in un comunicato che la società “ha un percorso chiaro per offrire agli azionisti un valore sostanzialmente migliore rispetto all’offerta inadeguata e incerta di Choice”. Il consiglio di amministrazione di Wyndham è stato molto chiaro sul fatto che per presentare una proposta davvero valida per gli azionisti, Choice avrebbe dovuto alzare di molto la posta in gioco, ma così, fino ad ora, non è stato.

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Carla Villani
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