Ricavi record per il terzo trimestre, grazie ai servizi premium e ai viaggi aziendali, e outlook migliore del previsto, per Delta Air Lines, grazie ai primi segnali positivi sulla prossima stagione di viaggi per le festività.
Il futuro è roseo ed è in first class: Delta prevede infatti che la sua base di clienti di lusso e aziendali, in rapida espansione, genererà più ricavi dei passeggeri in economy entro il 2027. «Gran parte della nostra crescita, se non tutta, sarà nei settori premium», ha dichiarato il presidente di Delta, Glenn Hauenstein, in una call con gli analisti, il 9 ottobre. I dati hanno peraltro già mostrato che l’estate del turismo, negli Stati Uniti, è stata salvata proprio dal segmento del lusso.
La più grande compagnia aerea statunitense per capitalizzazione di mercato ha registrato una ripresa della domanda di viaggi nelle ultime settimane, destinata a protrarsi fino alla fine del 2025: una netta inversione di tendenza rispetto a un inizio d’anno turbolento. «L’andamento delle vendite ha accelerato in tutte le aree geografiche e in ogni finestra di acquisto anticipato», ha detto Hauenstein, in una nota.
LA RIPRESA
Riguardo alle prenotazioni per i viaggi delle prossime vacanze, l’amministratore delegato, Ed Bastian, ha poi dichiarato alla Cnbc che, sebbene sia ancora un po’ presto, “la situazione sembra buona”.
La compagnia aerea sta riscontrando «un notevole slancio nel mercato» dei viaggi e non si prevede che l’attuale shutdown, ovvero la chiusura delle attività governative non essenziali negli Stati Uniti – a causa del mancato accordo tra repubblicani e democratici sulla legge di spesa – avrà un impatto significativo, ha dichiarato Bastian.
La compagnia aerea ha gestito il calo dei viaggi da parte di residenti europei e canadesi diretti negli Stati Uniti puntando a incrementare il proprio business nazionale, concentrandosi in particolare sui prezzi, ha affermato Bastian.
IL TERZO TRIMESTRE
La compagnia aerea ha dichiarato che i ricavi operativi sono aumentati del 4,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo il record, per il trimestre a settembre, di 15,2 miliardi di dollari. La stima media dei ricavi degli analisti, compilata da FactSet, era di 15,08 miliardi di dollari.
I ricavi generati dai passeggeri negli Stati Uniti sono aumentati del 5%, con un aumento del 9% dei ricavi dalle cabine premium e dai soci SkyMiles. Si è registrata anche una recente accelerazione dei viaggi aziendali, aumentati dell’8%.
L’utile netto è aumentato dell’11,4%, raggiungendo 1,42 miliardi di dollari, mentre l’utile per azione rettificato è salito da 1,50 a 1,71 dollari, superando le stime fissate a 1,53 dollari.
La compagnia aerea statunitense ha registrato un load factor in lieve calo dall’87% all’86%, ma in linea con il consensus di FactSet. Interrotta, così, una serie di sei trimestri con il load factor sotto le attese.
L’OUTLOOK
Delta prevede ora un utile rettificato compreso tra 1,60 e 1,90 dollari per azione per il quarto trimestre, rispetto agli 1,65 dollari per azione previsti dagli analisti. I ricavi negli ultimi tre mesi dell’anno registreranno una crescita fino al 4%, ha affermato Delta, superando l’1,7% previsto da Wall Street.
Per l’intero anno, la società ha dichiarato di prevedere un utile per azione di circa 6 dollari, superiore al punto medio del precedente intervallo di previsione compreso tra 5,25 e 6,25 dollari.
«Guardando al 2026, Delta è ben posizionata per generare una crescita del fatturato, un’espansione dei margini e un miglioramento degli utili, in linea con il nostro quadro finanziario a lungo termine», ha dichiarato Bastian, in un comunicato stampa.
CLIENTI ALTOSPENDENTI
La compagnia aerea con sede ad Atlanta si rivolge a consumatori con redditi più elevati, che continuano a spendere e a prenotare viaggi nonostante i segnali di turbolenza economica.
«Il loro obiettivo principale è viaggiare; uscire e vivere un’avventura, investire in sé stessi, investire nell’economia dell’esperienza», ha affermato l’amministratore delegato Ed Bastian. «Ci troviamo in una posizione ideale per questa fascia di mercato, ed è questo che guida gli ottimi risultati che stiamo ottenendo».
«Prevedo che per il quarto trimestre assisteremo, si spera, alla migliore performance del quarto trimestre della nostra storia», ha affermato Bastian.
Questa previsione arriva dopo che le crescenti tensioni geopolitiche e la campagna di dazi del presidente Donald Trump hanno minato la fiducia dei consumatori all’inizio di quest’anno, mettendo sotto pressione i ricavi delle compagnie aeree, in quello che Bastian ha definito un «declino primaverile».
Tutte le compagnie aeree, da Delta a Frontier, fino a Air France, stanno corteggiando i viaggiatori disposti a pagare di più. Delta, la compagnia aerea statunitense più redditizia, ha beneficiato delle maggiori spese dei suoi clienti per i posti premium. Le compagnie aeree si sono affrettate ad aggiungere più posti di questo tipo alle loro flotte, alcuni dei quali così elaborati – con letti completamente reclinabili, pouf e grandi schermi di intrattenimento – da aver ritardato le consegne di nuovi aerei, mentre le autorità di regolamentazione ne valutavano il design.
Durante un investor day dell’anno scorso, Delta ha dichiarato che solo il 43% dei suoi ricavi per il 2024 proveniva dai biglietti della classe economica, in calo rispetto alla quota del 60% del 2010.
ANNO PERTURBATO
È stato un anno turbolento per Delta, che ha compiuto 100 anni. Inizialmente, la compagnia aerea aveva maggiori aspettative per il suo anniversario, pubblicando inizialmente una guidance per l’intero anno di un utile per azione rettificato di oltre 7,35 dollari.
Poi, ha dovuto ritirare la previsione, dopo che il presidente Donald Trump ha annunciato dazi drastici ad aprile e la domanda di viaggi si è bloccata. Delta ha poi ripristinato la sua guidance a luglio, fissata su una forchetta tra 5,25 e 6,25 dollari, prima di aumentarla, giovedì 9 ottobre, a 6 dollari.
«Sono contento di vedere che ne siamo usciti», ha dichiarato Bastian. «Siamo tornati sulla buona strada, verso gli obiettivi iniziali». Intanto, il titolo di Delta ha quasi cancellato le perdite registrate dall’inizio dell’anno (-1,57%), con la chiusura di giovedì 9 ottobre a 59,55 dollari, per un guadagno del 4,25%.



