Destinazione Iraq, se l’antica Mesopotamia si smarca dalla guerra

Destinazione Iraq, se l’antica Mesopotamia si smarca dalla guerra
21 Marzo 13:37 2024 Stampa questo articolo

Dal turismo come strumento di pace all’Iraq come nuova destinazione mondiale dopo un passato di guerra. Nella sua recente missione nel Paese Easy Diplomacy – società di Consulenza e servizi dedicata al mondo diplomatico – presentato la sua strategia di branding per l’antica Mesopotamia, che apre al dialogo interculturale, presentando le sue bellezze e potenzialità.

Impegnata nella promozione della cooperazione internazionale, Easy Diplomacy ha lanciato un messaggio “profondo” alle autorità locali, indicando il turismo come “volano per la prosperità e la pace di tutti i popoli, anche e soprattutto quelli afflitti in precedenza dalle guerre”. E l’Iraq ne sa qualcosa.

Easy Diplomacy ha esplorato la ricca diversità culturale, geografica e sociale dell’Iraq, sottolineandone la bellezza storico-culturale e il pacifico patrimonio umano, “erroneamente mal percepiti e poco conosciuti in Europa”, ancora ancorata a vecchi schemi che riconducono alle vicissitudini di un Paese devastato dalla Guerra del Golfo e dalle conseguenze.

Un aspetto messe in evidenza da Eloisa Piermaria, in qualità di membro del Comitato consultivo e rappresentante delle delegazioni straniere, durante la “Seconda conferenza internazionale per combattere il terrorismo e gli estremismi”. Evento che ha visto la partecipazione di figure internazionali di spicco, tra cui il segretario generale dell’Imam, Hussain Holy Shrine, e rappresentanti delle Nazioni Unite.

La missione in Iraq, dunque, ha rappresentato un’opportunità per Easy Diplomacy di esaminare la “reputazione” del Paese, identificando i suoi punti di forza e le sue criticità. L’approccio si è focalizzato sull’importanza di investire nella promozione del patrimonio culturale e turistico come strumento per migliorare la percezione globale del Paese, generare nuove opportunità economiche e promuovere il dialogo interculturale.

Attraverso un turismo autentico e sostenibile, infatti, Easy Diplomacy mira a contribuire alla prosperità e alla pace, offrendo benefici economici e culturali alle comunità ospitanti e promuovendo la comprensione e la cooperazione internazionale.

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L'Autore

Fabrizio Condò
Fabrizio Condò

Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004

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