Il turismo internazionale traina i numeri delle vacanze natalizie e di fine anno: su un totale previsto di 17,6 milioni di arrivi saranno 8,1 gli stranieri (+3,1%), con una quota di mercato che sale al 46% del totale.
Gli italiani restano comunque la componente maggioritaria del periodo, con 9,5 milioni di presenze previste e un andamento di sostanziale stabilità.
In questo quadro già roseo, secondo il monitoraggio realizzato dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti su un campione di 1.162 imprenditori della ricettività, la domanda “last minute” inciderà a rialzo.
Tra le destinazioni, le città e i centri d’arte si confermano principali attrattori, anche grazie a un calendario ricco di eventi e manifestazioni culturali, con un incremento atteso del +2,7%.
Segnali positivi anche per la montagna, prevista in crescita del +2,3%. In leggero aumento o stabilità le altre tipologie: località marine (+0,3%), rurali e di collina (+0,7%), laghi (+0,6%), termale (+0,7%). A livello territoriale, le regioni più gettonate sono quelle del Centro (+2%), seguite da Nord Ovest (+1,8%), Nord Est (+1%), Sud e Isole (+0,4%).
Sul fronte dell’offerta, salgono le sistemazioni extralberghiere con un + +2,2%, mentre per il comparto alberghiero la crescita prevista è del +1%.
«Il turismo si conferma dinamico anche in questa fase dell’anno, con una spinta evidente nelle città d’arte e nelle destinazioni tipiche del periodo invernale – commenta Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti – È un segnale importante: la destagionalizzazione prosegue e va consolidata, trasformando la domanda di questi mesi in un’opportunità strutturale per imprese e territori, ma soprattutto nel Mezzogiorno occorre accelerare su questo percorso».
In questa direzione, certo, non aiutano i prezzi dei collegamenti Nord-Sud che, come sottolinea Messina, «continuano a rappresentare un freno alla mobilità interna e alla piena valorizzazione delle destinazioni del Sud nel periodo delle feste invernali».



