Fondo centri storici, contributi anche per agenzie e t.o.

13 Novembre 13:22 2020 Stampa questo articolo

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la procedura per richiedere il contributo a fondo perduto per i centri storici, previsto dall’articolo 59 del decreto Agosto e di cui possono beneficiarne anche le agenzie di viaggi e i tour operator, che potranno richiedere il bonus dal 18 novembre prossimo fino al 14 gennaio 2020, inviando la richiesta esclusivamente tramite l’apposito servizio web nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito internet dell’AdE.

Sono queste le sedi a cui è indirizzato l’aiuto: Agrigento, Bari, Bergamo, Bologna, Bolzano, Cagliari, Catania, Como, Firenze, Genova, La Spezia, Lucca, Matera, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Pisa, Ragusa, Ravenna, Rimini, Roma, Siena, Siracusa, Torino, Urbino, Venezia, Verbania, Verona.

Il contributo – specifica l’Agenzia delle Entrate – spetta solo se l’impresa ha il domicilio fiscale o la sede operativa nel centro storico delle città indicate e solo se l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di giugno 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di giugno dello scorso anno.

Per i soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1°luglio 2019 il contributo spetta a prescindere. L’ammontare del contributo è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di giugno 2020 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di giugno 2019: 15% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 400mila euro; 10% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 sono compresi tra 400mila e 1 milione di euro; 5% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 1 milioni di euro.

Viene garantito comunque un contributo minimo per un importo non inferiore a 1000 euro per le persone fisiche e a 2mila euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche. In ogni caso, l’ammontare del contributo non può essere superiore a 150mila euro.

QUI LE ISTRUZIONI PER ACCEDERE AL CONTRIBUTO

L’invio dell’istanza può essere effettuato anche dagli intermediari delegati alla consultazione del Cassetto fiscale o al servizio di consultazione delle fatture elettroniche nel portale “Fatture e Corrispettivi”. Una prima ricevuta attesterà la presa in carico della richiesta o lo scarto a seguito dei controlli formali. In seguito, subito dopo aver verificato l’esattezza e la coerenza dei dati comunicati con le informazioni presenti in Anagrafe Tributaria, con una seconda ricevuta si attesterà l’accoglimento o meno della domanda. Il pagamento avverrà su accredito diretto nel conto corrente del beneficiario riportato nell’istanza.

  Articolo "taggato" come:
  Categorie

L'Autore

Giulia Di Camillo
Giulia Di Camillo

Guarda altri articoli