Fs, piano Donnarumma: «Cento miliardi di investimenti in 5 anni»
C’è una strategia che il Gruppo Fs sta mettendo in campo giorno per giorno, la sicurezza degli investimenti contenuti nel Piano Strategico dei prossimi 5 anni: 100 miliardi di euro, ai quali si aggiungono altri 50 miliardi nei prossimi dieci anni per potenziare la qualità del servizio e ulteriori 60 miliardi di euro di investimenti per la trasformazione della rete ferroviaria.
L’obiettivo dichiarato – sottolineato in un’intervista rilasciata al Sole 24 ore dall’amministratore delegato Stefano Antonio Donnarumma – è garantire la solidità e l’efficacia delle operazioni, evitando qualsiasi forma di salvataggio di Stato e mantenendo la concentrazione sulle attività core, senza espandere l’offerta commerciale o introdurre nuovi prodotti tecnologici o rotabili.
È un programma ambizioso, ma reso credibile e fattibile da perfomance economico-finanziarie di tutto rispetto: secondo le stime, infatti, entro il 2029 il Gruppo dovrebbe raggiungere ricavi pari a 20 miliardi di euro, con un Ebitda superiore a 3,5 miliardi e un risultato netto maggiore di 500 milioni. Tutto questo grazie al consolidamento del traffico generato dall’utenza, con una media annuale di circa 570 milioni di persone che utilizzano i servizi del Gruppo Fs in Italia.
PASSEGGERI IN FORTE AUMENTO PER TRENITALIA E BUSITALIA
Anche in questo ambito le previsioni di sviluppo da qui al 2030 sono più che rosee: Trenitalia potrebbe incrementare gli utenti di oltre 100 milioni e Busitalia – la società specializzata nel trasporto su gomma – dovrebbe raggiungere la quota di 95 milioni di passeggeri. Sempre nei prossimi dieci anni sono pianificati investimenti pari a 40 miliardi di euro sulla rete gestita da Anas, che comprende 32 mila km di strade e più di 8 milioni di veicoli giornalieri.
Di questi, 25 miliardi saranno destinati a nuove opere di rilevanza nazionale e altri 15 al miglioramento della qualità dei servizi esistenti. Numeri più che eclatanti per il Gruppo Fs che ha chiuso il primo semestre dell’anno in corso con una posizione finanziaria netta di 13 miliardi di euro, in miglioramento di 0,5 miliardi rispetto al dato di fine 2024. I ricavi operativi hanno superato gli 8 miliardi (+2% rispetto al primo semestre 2024), mentre il risultato netto è negativo per 89 milioni, ma segna comunque un recupero di 110 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
EVITARE IL RISCHIO DI CANTIERI BLOCCATI
Infine, come evidenziato da Donnarumma nell’intervista, il Gruppo Fs sta valutando diverse possibili acquisizioni, «ma – spiega – siamo ancora in fase esplorativa». Pur circolando nomi come Mermec, Firema e Pizzarotti, l’interesse principale resta la realizzazione efficace degli investimenti, evitando il rischio di cantieri bloccati a causa di difficoltà degli appaltatori. «La nostra intenzione – precisa l’ad – è quella di rafforzare il Gruppo dal punto di vista della messa in sicurezza dell’execution. Noi ci occupiamo di mettere in sicurezza le Fs, non operiamo salvataggi di Stato. Non vogliamo allargare i nostri interessi commerciali né vendere nuovi servizi o prodotti».



