Prossima fermata, Vienna: ai mercatini di Natale con il treno Nightjet

22 Dicembre 07:00 2022 Stampa questo articolo

Saliamo alla stazione di Milano Rogoredo alle 21.26 e siamo gli unici giornalisti italiani a bordo in andata per Vienna, arrivo previsto 08.52. Un collega austriaco invece rientra nella capitale dalla Liguria e entrambi viaggiamo per l’inaugurazione del primo Nightjet da Vienna a Genova e ritorno. Il collegamento quotidiano, operato dalle Ferrovie Austriache Öbb in cooperazione con Trenitalia, si aggiunge ai treni notturni che già avvicinano Vienna/Monaco da Venezia e da Roma via Firenze.

Il nostro treno, che va anche a Salisburgo e Monaco di Baviera grazie a uno split delle carrozze a Villach, è partito da La Spezia alle 17.10, con tappe successive a Levanto, Rapallo Genova. Il ritorno parte da Vienna alle 19.18 (da Monaco alle 20.10 e da Salisburgo alle 22.02) per arrivare a Milano alle 07,42, Genova (9.38), Rapallo (10.12), Levanto (10.44) e La Spezia (11.10).

Vienna mercatino HofburgLe carrozze sono quattro: due con posti a sedere, una a cuccette (da 4 a 6 persone) e un vagone letto, il nostro, con cabine in occupazione singola o doppia. Lo spazio è ristretto, ma c’è un degno bagno con doccia e asciugamani, persino le pantofoline e amenity di cioccolato e acqua. La colazione, inclusa, è servita nello scompartimento la mattina prima dell’arrivo: caffè bollente, pane fresco e marmellata, yogurt e tante altre opzioni, anche di salato, sul menu.

Ci accoglie con un drink beneaugurale Klaus Garstenauer, membro del consiglio di amministrazione di Öbb. È felice di poter raggiungere così facilmente da Vienna la sua amata Rapallo. «Il treno – dice – ti fa guadagnare tempo, anche se questa è un’offerta di nicchia. Quando l’abbiamo annunciata tre settimane fa, abbiamo ricevuto subito 1.000 prenotazioni in un giorno. E, soprattutto in periodi di alta stagione come feste e vacanze, bisogna prenotare con 2-3 mesi d’anticipo. Speriamo d’attrarre anche gli italiani, che vogliono visitare i mercatini di Natale di Vienna o sciare, ad esempio, nella nota località di Bad Gastein nel Salisburghese».

Il servizio offerto è comodo, con una notte abbastanza lunga, oltre 11 ore, ma consente di dormire tanto e di non arrivare all‘alba. È anche ecologico, sottolinea Bernhard Rieder, della corporate communication: «L’emissione di CO2 del treno è 50 volte inferiore all’aereo e da settembre 2023 viaggeremo con il comfort molto superiore di treni totalmente nuovi, ultramoderni, perché crediamo che la differenza sia nel servizio, come dimostra l’assenza di prima e seconda classe nei nostri vagoni. Dal 1° gennaio 2023, i biglietti per il Nightjet costeranno a partire da 28,80 euro per persona e tratta in posto a sedere, 48,10 euro in cuccetta e 67,30 euro in vagone letto».

Così siamo a Vienna, finalmente. Che spettacolo di città giovane, elegante, distinta, affatto rumorosa, benché trafficata. L’ultimo baluardo della vecchia Europa, con la gentilezza delle persone commista a un grande senso di civiltà, ci accoglie con un cielo blu splendente di sole, ma freddo da sottozero, con la neve del giorno prima che punteggia auto, tetti e giardini.

Comincia la nostra giostra in questo gioiellino imperiale a misura d’uomo, grande come Venezia. Due giorni interi in giro a piedi e con i mezzi, con l’aiuto della Vienna Card e, soprattutto, della preziosa guida italiana Achim. Per ore tra storia, tanta arte e architettura, grandi palazzi e teatri che ci viene da definire burrosi, del colore e con la morbidezza della panna, come i famosi dolci della pasticceria viennese. Ma dai famosi caffè storici Demel, Central e Sacher non è storia: le lunghissime code di attesa fuori sui marciapiedi ci dirottano sul punch caldo, anche alla birra, dei mercatini.

Eccoli infine, tra luci, decorazioni e alberi veri in vendita: piccoli, tranquilli, ordinati, sono ben 17 i Christmas Market, raccolti nelle piazze dei 23 distretti cittadini. In Rathausplatz, un’arcata addobbata con candele accoglie i visitatori con l’albero dei cuori, per i bambini c’è una giostra alta 12 metri e, nel parco, pista di ghiaccio e trenino delle renne. Cornice imperiale alla Reggia di Schönbrunn e nella Michaelerplatz, con le sue bianche casette di fronte alla meraviglia di Hofburg in pieno centro storico, giù per Kohlmarkt, la via Monte Napoleone viennese che collega il Graben con il museo dell’imperatrice Sissi.

Sempre nell’aria il profumo di biscotti di Natale e mandorle tostate, in una girandola di prodotti artigianali, delicate palle di vetro, presepi tradizionali, soldatini di stagno, ceramiche, dolciumi e specialità culinarie. L’offerta biologica di lebkuchen, formaggi, prodotti a base di carne e vini regionali spicca al Mercato dei sapori presso l’Opera e tra i 100 stand del mercatino di Spittelberg, che si dirama nelle romantiche viuzze in stile Biedermeier del 7° distretto, vicino a Museumsquartier, alla Ringstrasse e a Mariahilferstrasse, la più lunga via dello shopping cittadino.  

Vienna Altstadt Matteo ThunAltrimenti detto Boboville perché artistico e trendy, è uno dei più antichi e vibranti quartieri viennesi, un magnete per 30-40enni di spirito creativo e chic nel design, nella moda indipendente, ha gallerie d’arte e ristoranti, anche vegani, ed eccellenti come il Wiener. Qui, a 4 chilometri dalla stazione centrale, raggiungibile con la metro, passiamo la notte a un indirizzo poco conosciuto ai turisti italiani, nella casa dell’hotel Altstadt Vienna. Come altro definire il silenzio e l’incanto degli ambienti incredibili di questo palazzo patrizio del 1902 con ancora alcuni appartamenti privati. Fuori solo un portone di legno, la reception al primo piano, 62 camere e suite (a partire da 189 euro per la doppia colazione inclusa) e il Red Salon con caminetto. Un’esperienza autentica di gusto e benessere, grazie anche a oltre 400 opere della straordinaria collezione di arte moderna e contemporanea del proprietario che, in pensione da una vita nella finanza, nel 1991 apre l’hotel-galleria. Un accogliente 4 stelle per scelta, membro di Small Luxury Hotels of the World, «perché il lusso per noi è nelle cose di valore, spesso nascoste all’esterno, pensate per far sentir bene gli ospiti, come l’arte – spiega la responsabile vendite Anja Matscheko – Come dice il nostro motto: rallenta, prendi tempo in modo consapevole e rilassati in un’atmosfera informale».

L’ultima cartolina ci arriva mentre saliamo sul treno per il ritorno. Aiutata dal giovane e garbato personale di bordo, sale un‘anziana signora viennese, claudicante e con bastone. Viaggia da sola e scende a Milano col suo piccolo trolley. Mentre procediamo verso i taxi ci confessa: non ho dormito granché, ma ne valeva la pena, domani vado all’Opera. Vale a dire al Teatro alla Scala.

L'Autore

Adriana De Santis
Adriana De Santis

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