Il viandante è giunto a metà strada, nel segno del 5 e tra due Papi. Tutto è stato finora tranne un Giubileo scontato, con 5,5 milioni e mezzo di pellegrini nei primi cinque mesi, che hanno visto l’avvicendarsi del pontefice, con l’elezione di Leone XIV – primo Papa americano della storia – dopo la scomparsa di Francesco. La stima è stata elaborata da Ce.r.t.a. – Centro di ricerca sulla televisione e gli audiovisivi – che calcola un milione di persone a Roma per il Giubileo dei Giovani e la Giornata Mondiale della Gioventù, tra il 28 luglio e il 3 agosto.
La ricerca è stata presentata mercoledì 4 giugno a Roma – nel Centro Congressi Europa dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – in occasione dell’evento “Giubileo 2025. Pratiche di viaggio spirituale e impatto sui territori“, organizzato da Cattolica per il turismo, con Ce.r.t.a. e Publitalia ’80. Il focus è sulla “rilevanza del Giubileo per la città di Roma e, più in generale, per il territorio regionale e quello nazionale“.
Il Giubileo 2025, che nei suoi primi cinque mesi si allinea al precedente del 2000 in termini di viaggiatori coinvolti, genera un impatto su “quattro dimensioni diverse e correlate – hanno spiegato i ricercatori – su Roma, con le sue cinque porte sante (le quattro basiliche e quella del carcere di Rebibbia), mete dei pellegrinaggi. Poi, la reticolarità ‘fisica’ dei territori limitrofi che sono coinvolti per viaggi a vocazione religiosa, spirituale o culturale, nella Regione Lazio ma anche al di fuori di Viterbo e la Tuscia (15% di turisti stranieri nei musei), Napoli (previsti 4 milioni di turisti da Roma), l‘Umbria (nel primo trimestre 2025 presenze in crescita dell’8%) e Assisi (218mila presenze)”.
Tenendo presente che il fattore Prevost darà impulso all’invasione Usa – che di fatto negli ultimi anni ha pompato sangue nelle vene dell’incoming – solo nei prossimi mesi, come sostengono gli operatori.
C’è però un’altra dimensione da non trascurare, rileva il dossier: “La reticolarità tecnologica e ‘virtuale’: grazie a tools, tra cui la webapp Cammini della fede, c’è la possibilità di prenotare visite sacre e itinerari turistici in Vaticano online; l’assistente virtuale Julia, che aiuta i pellegrini nella loro visita a Roma e a San Pietro. Infine, la dimensione mediatica del racconto del Giubileo, che va valutata in un impatto turistico sui territori nel lungo periodo, anche dopo la conclusione dell’Anno Santo”.
Fin qui noi ci siamo affidati al “pellegrino” per raccontare le diverse tappe del Giubileo, declinato in varie modalità dai media: sono quelle che la ricerca ha definito le “dieci cornici di senso“. In particolare, emerge dall’indagine, “sociale ed ‘economica, oltre che salvifica’ e identitaria, le ultime due legate alla natura cristiana e cattolica dell’Anno Santo. Sui media italiani prevalgono le narrazioni ‘religiosa‘, che considera il Giubileo come momento di rilevanza spirituale, ‘divulgativa‘, che lo vede come evento da raccontare e spiegare anche a chi non ne conosce il significato, e ‘avversativa‘, che inquadra l’Anno Santo come evento che impatta sui territori, comportando talvolta anche delle criticità”.
Un Giubileo, quindi, che può e deve essere visto da varie angolazioni, tanto che Ce.r.t.a. ha individuato quattro modelli di viaggiatore: “L’eremita, dedito a una vacanza contemplativa e di meditazione, alla ricerca di una connessione tra spiritualità e natura; il pellegrino, che intraprende un itinerario di devozione, come rinnovo di fede condiviso con altri; l’entusiasta, che affronta il viaggio come occasione di divertimento; il mindful explorer, che cerca esperienze di esclusività e autenticità, occasioni di contatto privilegiato con i luoghi che incontra”.
In attesa che i numeri si alzino in estate – nonostante la grande prudenza degli operatori turistici – e che si sciolga con serenità il nodo dei bus turistici, il prossimo step della ricerca è fissato a novembre, a un mese dalla chiusura del Giubileo. Lo studio proseguirà con un’indagine quantitativa su un campione di viaggiatori italiani ed europei che si sono recati a Roma o che hanno intenzione di farlo. Tra gli obiettivi, si analizzeranno il valore e il senso del percorso spirituale, pesando le quattro figure di “viaggiatore spirituale”, per scoprire connessioni con altre forme di turismo (culturale, enogastronomico, sportivo, green) e mappare luoghi, destinazioni ed esperienze dell’Anno Santo. E così sia.
Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004
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