“Sospendere le prove d’esame per le guide, in attesa della sentenza del Tar, sarebbe dannoso per il settore turistico e, soprattutto, per i circa 30.000 candidati che hanno investito tempo e risorse nella preparazione per ottenere una qualifica professionale“. È quanto ha voluto sottolineare il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, in un’intervista esclusiva rilasciata a Napoli News Magazine.
Santanchè, quindi, ribadisce che “il bando di guida turistica 2025 non si ferma e anche le associazioni di categoria hanno chiesto al ministero del Turismo di non interrompere la procedura». A parte Angt, ovviamente.
In una nota diffusa a maggio il Mitur infatti aveva chiarito che non ci sarebbe stato alcun rinvio per le prove d’esame del primo bando nazionale per le guide turistiche, dopo che il Tar del Lazio aveva deciso di rinviare all’udienza del 14 ottobre 2025 la trattazione del ricorso proposto dall’Associazione nazionale guide turistiche (Angt) per l’annullamento.
Lo scritto, dunque, si svolgerà entro la fine di settembre e a breve il ministero comunicherà la data esatta che dipende dalla disponibilità delle sedi individuate: Milano, Torino, Roma, Chieti, Napoli, Catania e Cagliari.
È una tappa fondamentale – ribadisce il ministro nell’intervista – perché “le guide turistiche rappresentano un pilastro fondamentale per la nostra industria: questi professionisti sono il principale biglietto da visita per chi viene a visitare l’Italia alla scoperta di luoghi, storia e cultura. La riforma che abbiamo introdotto, attesa da dieci anni, va a conferire e riconoscere la giusta dignità e la giusta professionalità a queste figure assolutamente essenziali e irrinunciabili per il benessere del comparto, nonché per la custodia, la trasmissione e la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale“.
Santanchè ha poi ricordato da dove è nata l’esigenza di dare ordine al comparto guide: “Considerando la frammentazione regionale che caratterizzava la categoria, era necessario definire un ordinamento professionale univoco e uno standard omogeneo dei livelli prestazionali, anche in linea con il Pnrr, con interventi mirati di formazione e aggiornamento professionale, oltre che uno strumento di contrasto all’abusivismo a tutela di turisti e operatori”.
“La riforma – ha specificato – introduce la piattaforma digitale Engt, la cui area privata consente alle guide già in possesso del titolo di registrarsi, ottenere un Qr Code univoco e operare legalmente su tutto il territorio nazionale, mentre la parte pubblica permette ai turisti e agli operatori di trovare facilmente guide abilitate e di conoscere le loro specializzazioni e competenze linguistiche”.



