I 50 anni di Aeroporti di Roma: Giotto sbarca a Fiumicino

13 Febbraio 11:29 2024 Stampa questo articolo

Sostenibilità è stata la parola d’ordine della fastosa celebrazione dei cinquant’anni di Aeroporti di Roma che si è tenuta lunedì presso l’Aeroporto Leonardo Da Vinci.

Together, beyond flying”, insieme oltre il volo, è stato lo slogan con il quale AdR ha celebrato l’evento durante il quale, tra l’altro, è stata svelata la nuova veste grafica dell’azienda, che è parte del Gruppo Mundys e che gestisce gli aeroporti Leonardo da Vinci di Fiumicino e il G.B. Pastine di Ciampino. Uno slogan che riflette l’attenzione della società di gestione aeroportuale nei confronti delle persone e un nuovo logo che, tendendo visivamente verso l’alto, simboleggia l’impegno dell’azienda a delineare l’aeroporto del futuro come un luogo attento al benessere di tutti dove, per mantenere ed elevare i livelli di eccellenza dei servizi offerti ai passeggeri, lo sviluppo si coniuga con la sostenibilità, l’innovazione, la qualità, l’arte e la cultura.

adrNumerosi gli interventi e gli auguri per questo che, più che traguardo, è un pilastro sul quale costruire il futuro. In questo senso sono stati gli interventi dei numerosi relatori: il sindaco del Comune di Fiumicino Mario Baccini; il ministro della Funzione pubblica Paolo Zangrillo; il presidente AdR Vincenzo Nunziata; il presidente Mundys Giampiero Massolo; il presidente Enav Alessandra Bruni; e il presidente Ita Airways Antonino Turicchi.

Molti anche gli interventi delle autorità locali dei Comuni di Ciampino, Roma e della Regione Lazio e, infine, di Marco Troncone, amministratore delegato AdR, di Ludovica Donzelli e Stefania Del Pizzo di Aeroporti di Roma, del Presidente Enac Pierluigi Di Palma, di Claudio Barbaro, sottosegretario al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, oltre a un video-intervento del cardinal Gianfranco Ravasi, presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura.

È infine intervenuto alla cerimonia il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che, insieme ai vertici AdR, ha svelato, in collegamento in diretta con la giornalista Federica Gentile dalla Piazza del Terminal 1, tre vetrate istoriate attribuite a Giotto concesse in prestito dal Fondo Edifici di Culto del ministero dell’Interno provenienti dalla Basilica di Santa Croce a Firenze e che ora potranno essere ammirate dai passeggeri. Un’esposizione che conferma il principale aeroporto italiano come un “Museo diffuso”, valorizzando l’immenso patrimonio culturale e artistico del nostro Paese.

Gli interventi hanno ripercorso le tappe che hanno caratterizzato i primi cinquant’anni di attività di AdR, collegando la città di Roma con tutti i continenti, caratterizzandosi per la loro costante e progressiva trasformazione. In particolare, l’infrastruttura del “Leonardo da Vinci” è stata gradualmente integrata per fronteggiare le nuove esigenze legate all’incremento del traffico passeggeri.

Motore del percorso di crescita e sviluppo di ADR, è la forte spinta verso la sostenibilità e l’innovazione tecnologica, rappresentata da alcuni importanti avvenimenti come l’apertura dell’Innovation Hub all’interno del Terminal 1, nel quale sono già state accolte oltre 50 startup provenienti da tutto il mondo per implementare con Aeroporti di Roma nuove soluzioni negli ambiti di predictive maintenance, airside operation, terminal processes, sostenibilità, customer experience, digitalizzazione dell’offerta commerciale e disruptive solution.

In questo contesto vanno sottolineate anche la costituzione di AdR Ventures, società di Corporate Venture Capital che ha fatto i suoi primi investimenti in Ottonomy e Assaia; la nascita di UrbanV, con l’avvio dei primi collegamenti dei velivoli elettrici a decollo verticale tra l’aeroporto e Roma previsti in occasione del Giubileo e che proietta l’aeroporto romano nel futuro della mobilità aerea urbana.

Va inoltre ricordato come nel 2023 per gli scali di Fiumicino e Ciampino sia stata riconfermata la certificazione Airport Carbon Accreditation 4+ “Transition” di Aci Europe sulla riduzione delle emissioni dirette e indirette di CO2, oltre all’impegno dell’azienda nel ridurre progressivamente l’impronta ambientale dei propri aeroporti con il target del Net Zero Emission nel 2030, con venti anni di anticipo rispetto a quanto prefissato a livello di settore aeroportuale europeo.

Pierluigi-Di-Palma-Enac

Pierluigi Di Palma

Ricordiamo che il Leonardo da Vinci è il primo e unico aeroporto italiano 5 stelle Skytrax e migliore aeroporto in Europa per la qualità, nella categoria degli hub con oltre 40 milioni di passeggeri, negli ultimi sei anni.

Tra gli interventi più significati quella del presidente Enac. «Una società di gestione come Aeroporti di Roma concretizza la visione di policy che avevamo individuato alla fine dello scorso millennio, quando mi venne affidato il compito di guidare il sistema aeroportuale italiano, fino a quel momento contraddistinto da un regime di monopolio, verso le regole del mercato con la privatizzazione e liberalizzazione del settore. In questo contesto – ha ricordato Di Palma – il dm 521/97 fu lo strumento che permise di ricollocare il nostro sistema aeroportuale nel contesto europeo delle nuove regole. Il decreto, prevedendo una concessione di durata quarantennale, permise agli operatori privati di implementare nel lungo periodo investimenti strategici che condussero alla creazione di un nuovo modello di business contraddistinto da un bilanciamento tra interessi pubblici, privati ed economici».

Aeroporti di Roma, con il supporto di Mundys, ha aggiunto il presidente, «rappresenta un simbolo di questo percorso di business equilibrato bilanciato dalla salvaguardia di interessi culturali e istituzionali che ha trasformato, in particolare, lo scalo di Fiumicino nell’apprezzato biglietto da visita del nostro Paese da parte dei passeggeri in transito. Va quindi dato merito alla società di aver affiancato all’efficienza e alla sicurezza dell’aeroporto, la qualità dei servizi riservati ai passeggeri con un’attenzione particolare alla passenger experience e con la possibilità di fruire di percorsi d’arte nei momenti di attesa o di transito a Roma Fiumicino».

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