L’ecommerce spinge il turismo: nell’ospitalità vale 20 miliardi

25 Gennaio 16:30 2024 Stampa questo articolo

I numeri in crescita confermano la fase positiva del turismo italiano che ha raggiunto i livelli pre pandemia. Ed è l’ecommerce a trainare la crescita del travel nazionale: vale 20,4 miliardi di euro nell’ospitalità e sfiora i 17 miliardi nei trasporti; nell’arco di quattro anni, il canale digitale ha aumentato di 12 punti la propria incidenza.

Ma, secondo la ricerca presentata questa mattina dall’Osservatorio Business Innovation del Politecnico di Milano, sul turismo gli operatori sono ottimisti con qualche riserva.

E non si tratta di timori legati all’inflazione che è esplosa dopo il Covid o alla crisi economica che sta colpendo molte famiglie non solo italiane; si sta manifestando un’esigenza sempre maggiore di sicurezza e di garanzie in tutte le fasi del viaggio. Questo significa un maggiore ricorso alle assicurazioni specializzate e anche la richiesta di polizze più flessibili e con coperture più ampie, come ha spiegato la Europ Assistance che ha contribuito alla ricerca,

Tornando ai numeri, il comparto ricettivo ha raggiunto, nel 2023, 36,6 miliardi di euro e per l’anno in corso è previsto di potere arrivare a un totale tra 37,2 e 41,2 miliardi.

Altra conferma che arriva dal Politecnico riguarda il comparto business travel. Cresce più del leisure e nel 2023, con una spesa di oltre 21 miliardi di euro, ha superato i livelli pre-pandemia. Ma è stato fatto osservare che alla crescita della spesa non corrisponde un maggior numero di viaggi, che invece rimangono meno del 2019. Si tratta, quindi, come hanno detto i ricercatori del Politecnico, del “prezzo che le aziende hanno pagato all’inflazione”.

Ma in che modo l’innovazione sta cambiando il mondo del turismo? Sulle agenzie di viaggi, le nuove tecnologie stanno avendo l’impatto più evidente. Si cominciano a utilizzare strumenti di intelligenza artificiale per creare contenuti, svolgere attività di marketing, gestire la relazione con il cliente e creare nuovi itinerari. Siamo, comunque, in una fase iniziale e la conoscenza di questi strumenti è ancora limitata. Altra novità, l’adozione da parte delle agenzie di viaggi di soluzioni per gestire i pagamenti con maggiore flessibilità, per esempio con il buy now pay  later, formula adottata ormai dal 18% delle agenzie e anche dal settore dei trasporti (il 20% degli utenti l’ha utilizzata proprio per acquistare biglietti di viaggio).

In tutto il comparto del turismo organizzato, poi, le aziende hanno potuto presentare alla fine del 2022 la richiesta per accedere al credito d’imposta per la digitalizzazione grazie a uno specifico capitolo del Pnrr. Si trattava di una dotazione di 19 milioni di euro e a sfruttare questa opportunità è stata un’agenzia su quattro, tra quelle che hanno partecipato all’indagine.

È nelle prenotazioni che la tecnologia sta registrando l’impatto maggiore. Arrivano al 22% le prenotazioni online, via web o con app su mobile, quindi il canale diretto rimane prevalente. In leggero aumento anche il transato tramite Ota: 34%.

L’indagine del Politecnico ha rivelato anche il ruolo crescente delle dmo, Destination management organization, dato che le esperienze da fare in loco sono ormai centrali nella decisione di un viaggio. Sembra che l’esperienza venga acquistata anche prima del trasporto e della struttura ricettiva. Un fenomeno nuovo e in crescita verticale che si deve seguire per capire tempestivamente come cambieranno le preferenze dei viaggiatori. È per questo, si legge sempre nell’indagine, che molte dmo hanno dato vita a osservatori o centri di competenza dedicati che, oltre alle statistiche ufficiali, elaborano dati che consentono di scattare una fotografia aggiornate e di fare previsioni.

All’evento ha partecipato anche Astoi, in virtù della partnership avviata tra l’associazione e il Politecnico di Milano. Tra i relatori del Travel Innovation Day 24 (Tid), evento durante il quale sono stati presentati i risultati della ricerca Travel Innovation e Business Travel, effettuata dal PoliMi, c’era il vice presidente Marco Peci.

Nel corso della prima sessione, nella quale sono stati illustrati i dati del mercato del travel nel 2023, con riferimento al turismo organizzato e all’ospitalità, Peci ha commentato il ritorno del comparto ai valori pre pandemia, ha fornito stime sulla crescita prevista nel 2024 (+12% rispetto al 2023) e ha evidenziato il ruolo chiave dei tour operator per uno sviluppo sostenibile del turismo.

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Giampiero Moncada
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