I nodi dell’incoming italiano sotto la lente di Etoa

19 Luglio 13:29 2019 Stampa questo articolo

A 30 anni dalla sua costituzione l’Etoa – European Tour Operator Association, sigla che oggi conta oltre 1.200 soci, ha festeggiato a Roma il suo anniversario con una fitta agenda di incontri con amministratori locali, gestori di siti museali e ovviamente i numerosi operatori e agenti di viaggi italiani associati.

Una due giorni in cui si è riunito il primo working group italiano. «L’obiettivo è stato affrontare insieme le criticità della Capitale, in particolare gli ingressi e il ticketing nelle principali attrazioni di Roma, dal Colosseo ai Musei Vaticani, per agevolare la loro accessibilità e favorire così la migliore fruizione da parte dei turisti», ha spiegato spiega Tini Gattazzo, country representative Italy di Etoa.

«La criticità maggiore che riscontriamo in Italia risiede nei repentini e spesso improvvisi cambiamenti di modalità d’ingresso a siti e musei e nei cambi tariffari, magari a stagione inoltrata, che mettono in difficoltà gli operatori con i propri clienti. Ne è una dimostrazione il recente provvedimento, a giugno, della Galleria Borghese di contingentare le visite e applicare un sovraprezzo di 70 euro», ha aggiunto Gattazzo.

«Vogliamo dialogare con i vari amministratori e gestori, attraverso un confronto con albergatori, operatori e ristoratori di Etoa – ha chiarito – C’è poi un continuo scambio di informazioni tra gli associati che è un’altra mission della nostra associazione . In sintesi lavoriamo molto, anche grazie ai feedback degli associati, per ottimizzare la visitabilità delle destinazioni europee. Sempre in Italia c’è stato un nostro incontro-confronto a Venezia in aprile sul turismo sostenibile, con la partecipazione dell’assessore al Turismo, di accademici della Ca’ Foscari, dove abbiamo affrontato anche il tema della tassa di sbarco. Per la nostra associazione quello italiano è il secondo mercato per importanza».

Etoa vuol dire anche workshop, seminari e City Fair. «Un’attività che l’associazione espleta attraverso collaborazioni concrete con la Commissione Ue, con i governi nazionali e attraverso la conduzione di sondaggi sui Paesi di provenienza per capire il sentiment dei viaggiatori – ha chiarito Manuela Saccone, market manager per Italia e Malta – In altre parole, Etoa non è solo networking, ma anche ricerca e costante dialogo con le destinazioni e attrazioni turistiche europee, perché i flussi turistici registrati nei grandi centri d’attrazione generano costantemente delle sfide sulla mobilità, sostenibilità e fruibilità. E tutto questo Etoa lo fa con l’obiettivo di far crescere il turismo, renderlo sempre più sostenibile e rispettoso, non solo per i visitatori, ma anche per i residenti».

Ad esempio, una recente survey di Etoa su Roma ha rilevato che la scarsa efficienza dei trasporti pubblici è accusata da tre quarti dei tour operator che la programmano come destinazione; e i vincoli alla mobilità dei bus turistici e agli ingressi ai musei potrebbe danneggiare l’incoming, causando la perdita di turisti. Restrizioni che danneggerebbero anche le pianificazioni di booking alberghiero e i ristoranti del centro della Capitale.

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Andrea Lovelock
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