Il canadese Smith al timone di Air France-Klm tra le polemiche

22 Agosto 09:33 2018 Stampa questo articolo

Sarà Benjamin Smith, attuale numero due di Air Canada e direttore generale del vettore canadese, il nuovo amministratore delegato di Air France. Mettendo la parola fine a un’impasse durata più di tre mesi, da quando cioè il precedente ceo della compagnia franco-olandese Jean-Marc Janaillac era stato costretto a dimettersi dopo il no al referendum sui rinnovi salariali da lui proposti, il consiglio di amministrazione di Air France ha così nominato per la prima volta alla guida del vettore un manager non francese.

«Benjamin Smith – si legge in una nota della compagnia – assumerà piene funzioni in Air France-Klm al massimo il 30 settembre 2018». Nel frattempo, la struttura di governance provvisoria decisa il 15 maggio 2018 dopo le dimissioni di Janaillac rimarrà in vigore. Anne-Marie Couderc, presidente non esecutivo dei consigli di Air France-Klm e Air France, e il comitato di gestione composto da tre membri, continueranno a svolgere il proprio lavoro.

La notizia della nomina di Smith, ha già però provocato la protesta di numerose sigle sindacali, che definiscono «inconcepibile» la nomina di «un dirigente straniero» alla guida di una compagnia «francese dal 1933». Senza contare che le polemiche – sia da parte sindacale che delle forze politiche transalpine – hanno riguardato anche la retribuzione che verrà percepita da Smith, che potrà arrivare fino a 4,25 milioni di euro l’anno. In tutto, circa tre volte tanto di quanto corrisposto al suo predecessore Janaillac, rimasto alla guida della compagnia per 7 anni.

Tra i compiti che tendono il nuovo amministratore delegato, ci sarà oltre alla necessità di di tenere in equilibrio i rapporti tra Air France e il socio olandese, la questione salariale. A cominciare da quella che riguarda i piloti di Klm, i cui rappresentanti sindacali hanno già minacciato un nuovo sciopero seguito alla trattativa per il rinnovo del loro contratto di lavoro.

Favorevole alla nomina di Smith si è invece detto subito il ministro dell’Economia Bruno Le Maire, per il quale si tratta di «una chance per Air France-Klm».

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Giorgio Maggi
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