Il caos passaporti frena l’outgoing a Pasqua

Il caos passaporti frena l’outgoing a Pasqua
05 Aprile 07:00 2023 Stampa questo articolo

«Nonostante il caro prezzi pesi sui bilanci delle famiglie, gli italiani non rinunceranno al weekend di Pasqua anche se preferiranno mete più vicine da raggiungere in poche ore di auto o di treno, riducendo al massimo a due il numero di notti fuori casa». Parola di Marina Lalli, presidente di Federturismo. «Per svagarsi e rilassarsi – prosegue – trascorreranno i giorni di festa soprattutto in Italia con una predilezione per il mare, le città d’arte, la montagna e le località termali, riservandosi l’estero per un viaggio di qualche giorno in più durante i prossimi Ponti primaverili».

Nel dettaglio, secondo Federturismo, crescono del 15% gli stranieri che soggiorneranno nel nostro Paese e Roma, oltre a essere scelta dai connazionali, sarà la città preferita dai viaggiatori tedeschi, francesi e spagnoli con prenotazioni che supereranno del 15% quelle della Pasqua 2022. Di fatto, la nostra Capitale sorpassa per indice di gradimento molte altre destinazioni e vince anche su big europee quali Parigi, Barcellona e Berlino.

Anche a Firenze si assisterà a un incremento del 15% delle presenze straniere guidate da tedeschi e americani e Milano, preferita da britannici e statunitensi, vedrà una crescita del 28% di visitatori stranieri. A Venezia, con un’occupazione delle strutture al momento superiore al 70%, sarà preponderante il turismo domestico, anche se non mancherà la componente straniera rappresentata da tedeschi, austriaci e francesi.

«Se sono pochi gli italiani che hanno optato per una vacanza all’estero la motivazione, oltre a essere economica – conclude Lalli – va ricercata anche nelle oggettive difficoltà burocratiche che negli ultimi mesi hanno reso difficile l’ottenimento dei passaporti, impedendo di fatto molti viaggi internazionali. Se ne sono avvantaggiate, così, quelle destinazioni che come l’Egitto con il Mar Rosso, richiedendo all’ingresso la sola carta d’identità, per Pasqua registreranno il tutto esaurito. L’auspicio è che con l’approssimarsi dell’estate si possa finalmente risolvere il caos passaporti che ha portato a cancellazioni di prenotazioni, a rinvii di viaggi e a mancati guadagni per tutto il mondo del turismo organizzato».

HOTEL ITALIANI “QUASI” SOLD OUT. Risultano, intanto, prenotazioni ancora in crescita negli hotel italiani per Pasqua. È la fotografia di Confindustria Alberghi, che vede allungarsi la striscia di risultati positivi iniziata 10 mesi fa. Rispetto al 2022 l’osservatorio Confindustria Alberghi/Str-Costar Group, registra aumenti a doppia cifra per il turismo post Covid nel nostro Paese, con Roma e Firenze al +17% e Milano al +15%.

Un dato significativo se confrontato con alcuni dei principali competitor europei. Parigi è sostanzialmente ferma, a causa della complessa situazione politica di queste settimane, con prenotazioni allineate a quelle di Pasqua 2022 (+0,1%), Berlino si attesta a un +4,8%, Barcellona al +9% e solo Londra fa registrare una variazione più significativa con un +15,4%.

I numeri delle città italiane sono trainati dalle presenze straniere, americani in primis, ma anche inglesi, francesi e tedeschi.

Guardando all’occupazione camere, su Roma e Firenze siamo oltre l’80% con una clientela prevalentemente estera (più del 60%), Venezia supera il 70%, con una buona componente di turismo domestico. Anche Milano tiene, confermando la nuova anima leisure, con un’occupazione al 60%, dato impensabile solo una decina di anni fa.

Sold out la montagna dell’arco alpino dove gli impianti di risalita e i comprensori sciistici saranno aperti. Continua l’ottima performance delle aree interne e delle cosiddette destinazioni minori, e anche dal mare i segnali sono positivi malgrado le previsioni meteo incerte.

«L’Italia si sta confermando leader di questa ripresa post Covid del turismo internazionale – dichiara Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Confindustria Alberghi – Anche per la Pasqua i viaggiatori che arrivano da Usa ed Europa confermano la preferenza per il nostro Paese e per le nostre città d’arte. Una risposta che arriva dopo un inverno che non ha visto rallentamenti della domanda turistica internazionale verso l’Italia. Segnali molto positivi anche in vista dell’estate che speriamo possa mettere definitivamente la parola fine alla crisi più lunga e difficile che il settore abbia mai vissuto».

Negli scorsi giorni, le previsioni turistiche su Pasqua e i primi Ponti primaverili si sono rincorse con stime – quasi tutte positive – pubblicate da Federalberghi, Assoviaggi, ma anche Confcommercio ed Enit. Unica voce fuori dal coro, Federconsumatori che denuncia l’impatto dei rincari su viaggi e non solo.

L'Autore