«Il turismo recuperi credibilità»: la sfida di Welcome

«Il turismo recuperi credibilità»: la sfida di Welcome
09 Novembre 12:20 2022 Stampa questo articolo

«Il 2022 è stato un anno positivo, all’inizio dell’anno ci aspettavamo di realizzare il 50% dei volumi del 2019, invece abbiamo raggiunto l’80% sul leisure e il 60% sul fronte vettori, ora puntiamo a un totale recupero nel 2023». È Adriano Apicella, amministratore delegato di Welcome Travel Group, a illustrare l’andamento del network partecipato da Alpitour e Costa Crociere, in occasione dell’evento annuale dedicato all’incontro con i fornitori.

Ma l’ad non nega le prossime sfide: «Innanzitutto, il prodotto a disposizione sarà inferiore al pre Covid, sia per le destinazioni ancora chiuse, come la Cina, sia per la quantità di offerta. Quando parliamo di recuperare i numeri pre Covid parliamo di volumi, prevediamo infatti un 10-12% in meno di passeggeri, compensati dall’aumento della quota media. L’altro tema è il personale».

Da parte sua, Dante Colitta, direttore commerciale e marketing, aggiunge. «La vera incognita del 2023 è legata alla credibilità del settore, in parte persa perché – anche a causa di personale qualificato carente tra hotel, booking, vettori – il livello dei servizi può risultare inferiore. Quando chiediamo al cliente di pagare il 10% in più si aspetterà qualcosa di più, saremo in grado di erogare servizio all’altezza? Il rischio è che il cliente bypassi il trade e faccia da sé».

I NUMERI DELLE ADV. Il network fa anche il punto sui propri numeri che nel corso del 2022 sono rimasti stabili, rispetto allo scorso anno, contando in totale 2.364 agenzie affiliate: 1.171 per il brand Welcome Travel, 1.175 per il brand Geo Travel Network e 18 tra agenzie di proprietà e punti vendita Welcome Travel Store.

«Sullo sviluppo siamo molto soddisfatti – spiega Andrea Moscardini, direttore Network – La nostra rete è cresciuta di 162 adv e in modo equilibrato sia in termini di brand, 83 new entry in Geo, 79 in Welcome, sia come distribuzione geografica tra Nord e centro Sud. Ci ha sorpreso poi il numero di adv libere che non avevano un contratto di network attivo e quindi disponibili a valutare l’ingresso immediato. Sul fronte delle uscite abbiamo registrato 76 chiusure, 23 delle quali di filiali, per un totale di 246 punti vendita chiusi nell’ultimo triennio mentre le disdette sono state solo 34, un numero molto inferiore rispetto al passato. Questo lo leggiamo come una conferma della fiducia, che ci sprona a offrire sempre più quei servizi che le adv vorranno recepire».

I SERVIZI. L’upgrade del mondo dei servizi è basato su strumenti tecnologicamente avanzati che permettono sempre più all’agente di concentrarsi sulla vendita, demandando al network le attività di comunicazione e marketing, pur garantendo la facoltà di personalizzazione e selezione dei contenuti. Sono stati lanciati i due nuovi portali We Hub e Geo Space, le integrazioni dei sistemi di booking dei partner commerciali e dei gestionali delle agenzie con Salesforce.

Le attività proseguono poi con il nuovo tool che consente di gestire in maniera più efficace i canali social e l’aggiornamento di strumenti come newsletter e digital signage, oltre all’impianto di attività organizzate per “lA Gente dei Viaggi”. Tutti i servizi Welcome per le agenzie continueranno a essere declinati per i differenti brand del network.

E parte proprio oggi da Roma il roadshow che porterà la formazione sul Crm a 1.200 adv in tre settimane, per poi proseguire l’anno prossimo.

L’ANDAMENTO. Per l’esercizio 2021-22, «il volume d’affari complessivo del network, in valore assoluto, è di 1.285 milioni di euro, rappresentato da 968 milioni nell’area leisure (-23% rispetto al 2018/2019) e 317 milioni nell’area vettori (- 40% rispetto al 2018/19)», fa sapere Apicella. Nel dettaglio, l’area leisure registra un calo del volume d’affari del -25% sul segmento charter e villaggistica, -6% sul mare Italia, -33% sulle crociere e -18% sul tailor made. Crescono, invece, le banche letti con un +15%.

Per quanto concerne le principali aree geografiche in ambito vettori (sempre misurati rispetto ai volumi Bsp prodotti nel periodo pre pandemico 2018-19), «il network segna una perdita del -41% sull’Europa, -30% Nordamerica, -15% Sudamerica, -56% Asia, -23% Africa, -22% Medio Oriente e -53% sul mercato domestico», aggiunge Vittorio Amato, responsabile commerciale Vettori e Biglietteria. Il risultato di entrambe le aree, leisure e vettori, è stato caratterizzato da un andamento dei fornitori contrattualizzati decisamente migliore rispetto a quelli non contrattualizzati.

L'Autore

Mariangela Traficante
Mariangela Traficante

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