Incendi a Rodi, la Farnesina rimuove lo sconsiglio

Incendi a Rodi, la Farnesina rimuove lo sconsiglio
27 Luglio 15:58 2023 Stampa questo articolo

Dopo nove giorni di lotta agli incendi, la Protezione civile ha dichiarato lo stato di emergenza per l’intera isola di Rodi, prima limitato solo all’area Sud. Nel frattempo, però, il nostro ministero degli Esteri ha scelto di tranquillizzare gli italiani, rimuovendo già da mercoledì lo sconsiglio a recarsi in viaggio nella destinazione.

L’ultimo aggiornamento della Farnesina, pubblicato come di consueto sul sito Viaggiare Sicuri, recita così:

Nei giorni scorsi si sono formati gravi incendi sull’isola di Rodi e – in modo più contenuto – su quella di Corfù. Attualmente, la situazione a Corfù è prevalentemente rientrata e non presenta ulteriori problemi.

Le condizioni a Rodi sono in progressivo miglioramento, tuttavia persistono alcuni focolai. La circolazione viaria è, al momento, ristabilita, ma potrebbe essere soggetta a nuove interruzioni, a seconda dello sviluppo dei venti e dei focolai.

Chi avesse dovuto lasciare la località di Gennadi, potrà recuperare i propri bagagli presso il Municipio di Rodi, dalle ore 8.00 alle 20.00. Per maggiori informazioni, contattare il numero messo a disposizione delle Autorità greche: +302241361200.

Per segnalazioni e richieste di aiuto, è possibile contattare la Protezione Civile greca ai seguenti numeri: +30 2131331200 (per pericolo imminente); +30 2103681259; +30 2103681350; +30 2103681730.

Aggiornamenti sulla situazione degli incendi sono disponibili anche sul profilo Twitter della Protezione Civile greca: @112Greece.  Per informazioni generali,  l’Ambasciata d’Italia ad Atene è raggiungibile al numero +306937453142.

LA POSIZIONE DEI CONSUMATORI

La nuova posizione della Farnesina non trova, però, favorevole Federconsumatori, che in una nota dichiara: “La situazione in via di miglioramento, il ripristino dei collegamenti e il ritiro dello sconsiglio a recarsi nelle isole in questione complica la situazione per chi ha prenotato il viaggio, ma non se la sente di partire, specialmente perché non sa cosa aspettarsi dopo giorni di devastazione, danni e rischi di ulteriori roghi”.

L’associazione dei consumatori aggiunge poi: “Anche in questo caso, se il volo è operativo (l’aeroporto è cioè aperto) e la struttura ricettiva è in funzione, il rimborso, qualora si dovesse richiedere la cancellazione, non è dovuto. Ma viste le difficoltà che tuttora si stanno affrontando nelle isole non è detto che la compagnia o la struttura ricettiva non decidano di disporre diversamente secondo una loro politica commerciale. Per questo invitiamo i cittadini interessati a contattare il tour operator, la struttura ricettiva, la compagnia aerea o il portale attraverso cui hanno prenotato, per conoscere quali sono le politiche adottate alla luce di tale emergenza”.

Per informazioni e assistenza, Federconsumatori invita a rivolgersi alle sue sedi presenti su tutto il territorio nazionale o  allo sportello Sos Turista (da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 13.00) al numero 059.251108 o all’indirizzo mail [email protected].

Sul fronte turismo organizzato, è scattato sin dalle prime ore il piano salva-turismo del Gruppo Alpitour, messo nero su bianco qui, mentre all’estero Tui e Jet2 hanno temporaneamente sospeso le partenze per Rodi.

Sul tema è intervenuto anche il presidente di Astoi Confindustria Viaggi, Pier Ezhaya, in una recente intervista a Il Corriere della Sera: «La prima precisazione da offrire è che i turisti che hanno organizzato il viaggio in proprio – volo e albergo – sono purtroppo tornati a spese loro e se avevano già pagato l’albergo devono muoversi privatamente per recuperare eventuali giorni persi: i clienti fai da te devono ovviamente provvedere a loro stessi – ha sottolineato – Molto diversa la situazione per chi si è affidato a dei tour operator seri e professionali. Alcuni di essi, tra i quali Alpitour, hanno mandato a Rodi degli aeroplani a prendere i clienti evacuati o comunque desiderosi di partire. Questo ha ovviamente dei costi enormi, ma fa parte della necessaria cura e protezione del cliente».

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