Rodi in fiamme, voli speciali
per rimpatriare i turisti

Rodi in fiamme, voli speciali <br>per rimpatriare i turisti
24 Luglio 10:06 2023 Stampa questo articolo

Una settimana di incendi con oltre 30mila persone – la gran parte turisti – che hanno dovuto lasciare case e alberghi, lambiti dal rogo. Accade nel versante sud-est dell’isola greca di Rodi, dopo l’aeroporto di Catania nuovo epicentro delle cronache di questa rovente estate 2023. Nelle scorse ore i soccorritori hanno effettuato «la più grande operazione di evacuazione mai avvenuta in Grecia», informa la portavoce della polizia, Konstantia Dimoglidou, che ha aggiunto: «È andato tutto bene. Tutti, soprattutto i vacanzieri, hanno seguito gli ordini».

Tra le testimonianze riportate dall’Ansa, quella del giornalista Massimo Alberti che si trova in vacanza sull’isola dell’Egeo meridionale: «Abbiamo passato la notte a fuggire dal fuoco, ci siamo spostati cercando di anticipare gli ordini di evacuazione. Siamo andati verso sud-ovest per sfuggire alle fiamme, ci hanno accolto in abitazioni e ora siamo in un hotel vicino all’aeroporto. Ora siamo al sicuro, ma qui è un disastro ambientale immane».

Intanto le temperature hanno continuato a superare in Grecia i quaranta gradi: 43 nel centro del Paese, 44 nel Peloponneso e 45 nella regione di Tessaglia. Un caldo anomalo che, insieme ai forti venti, non ha fatto che alimentare gli incendi. Ora quel vento, però, ha cambiato direzione, lasciando presagire un miglioramento nelle prossimo ore.

STATO D’EMERGENZA AL SUD
La situazione più critica è comunque circoscritta all’area municipale di Rodi Sud, dove la Protezione civile ha dichiarato lo stato di emergenza. Provvedimento che resterà in vigore per sei mesi, fino al 18 gennaio 2024.

Da parte sua, l’Unità di Crisi della Farnesina – in un avviso generico pubblicato sul sito Viaggiare Sicuri – segnala che “la circolazione sull’isola risulta particolarmente difficoltosa” e raccomanda a chi ha in programma di partire per questa meta “di riprogrammare il proprio viaggio verso altre destinazioni”.

Dal ministero italiano degli Estero anche tutti i contatti utili per l’emergenza:

Per segnalazioni e richieste di aiuto è possibile contattare la Protezione Civile greca ai seguenti numeri: +30 2131331200 (per pericolo imminente), +30 2103681259, +30 2103681350, +30 2103681730. Per esigenze di assistenza consolare (passaporti, documenti o situazioni di difficoltà) è possibile contattare l’Ambasciata ad Atene al numero di emergenza +30 6937453142, anche via sms, e scrivere a [email protected]. Per informazioni sul rientro anticipato o sulla riprotezione del viaggio, si prega di contattare il proprio tour operator o la propria compagnia aerea”.

La Farnesina fa anche sapere che la Protezione civile greca “ha organizzato centri di accoglienza e raccolta e sta facilitando i trasporti verso l’aeroporto di Rodi e i porti disponibili per consentire gli imbarchi verso ulteriori destinazioni. La località di Lindos, per cui si temeva inizialmente la possibilità d’incendi e dove sono presenti molti italiani, è comunque al momento al sicuro”. A tutti i connazionali presenti a Rodi si suggerisce la registrazione sul sito dovesiamonelmondo.it e di scaricare l’app gratuita Unità di Crisi.

FRONTE TOUR OPERATING
Molti turisti presenti sull’isola sono clienti Alpitour. L’azienda, forte della sua compagnia aerea Neos, sta provvedendo ad anticipare i rientri con diversi voli speciali. L’ultimo statement dell’azienda recita così:

All’aggravarsi della situazione degli incendi sull’isola nella giornata di sabato 22 luglio, la Protezione civile di Rodi ha assunto il controllo delle operazioni evacuando le persone via terra e via mare in zone sicure.
Le difficoltà nelle comunicazioni, causate dall’intenso traffico telefonico e dalla frequente mancanza di energia elettrica, unita all’impossibilità di avere informazioni circa la distribuzione delle persone nei diversi centri di accoglienza predisposti, ha reso complesso contattare i clienti presenti sull’isola.
Alpitour World, in collaborazione con l’Unità di Crisi della Farnesina e l’ambasciata italiana ad Atene, si è quindi immediatamente attivata per avere una situazione più chiara, sebbene non definitiva, della localizzazione dei clienti.
Parallelamente, l’assistenza locale e quella basata in Italia di Alpitour World ha iniziato a contattare i clienti in destinazione via sms e WhatsApp per gestire i singoli rientri o i proseguimenti del viaggio, per i clienti situati in zone non impattate dall’evacuazione e che volessero restare a Rodi. Le operazioni di contatto dei clienti sono ancora in corso. Tra le giornate di domenica e lunedì mattina sono stati rimpatriati circa 600 clienti.

E ancora:

In aggiunta agli operativi aerei già previsti, il nostro Gruppo sta predisponendo ulteriori voli speciali per assicurare il rientro in Italia degli ospiti i cui alberghi siano situati nella zona d’emergenza e anche di coloro che, pur soggiornando in un albergo diverso, optino per l’interruzione della vacanza e il rientro in Italia.
Alpitour World ha inoltre deciso di sospendere le partenze dall’Italia verso Rodi di oggi e domani con ripresa del traffico da mercoledì 26 luglio, in attesa di avere un quadro più chiaro dell’evoluzione degli incendi e delle effettive condizioni delle infrastrutture e di sicurezza sull’isola.
Davanti a questo avvenimento siamo profondamente dispiaciuti, sia per i clienti coinvolti nell’emergenza, sia per l’isola e la sua popolazione, profondamente colpita da questa calamità naturale.

Intanto, Astoi sottolinea in una nota che “i tour operator associati che programmano la destinazione stanno registrando molte limitazioni nell’operatività dovute alla mancanza di informazioni da parte della Protezione civile”.

“Gli assistenti degli operatori – prosegue il comunicato – stanno contattando i propri clienti per fornire tutte le necessarie informazioni e per capire in quale centro di raccolta gli stessi siano stati inviati dalle Autorità locali. Astoi è in contatto con l’Unità di Crisi della Farnesina per l’opportuna triangolazione tra l’Ambasciata italiana ad Atene e gli operatori, al fine di riuscire ad assistere al meglio i clienti e rendere più celere lo scambio di informazioni”.

INCENDI ANCHE A CORFÙ ED EVIA
Ma non è solo Rodi a essere avvolta dalle fiamme. Un vasto rogo è scoppiato domenica pomeriggio sull’isola greca di Corfù.

Le autorità hanno già evacuato 17 villaggi e la Guardia costiera ha portato in salvo decine di persone che si trovavano sulla spiaggia di Nisaki. Nella notte tra domenica e lunedì, poi, sono state evacuate 2.500 persone. Per motivi di sicurezza, residenti e turisti sono stati allontanati dalle aree vicine al fronte dell’incendio e trasferiti allo stadio Agios Markos e al Teatro Municipale di Corfù.

Fiamme anche a Evia, a un centinaio di chilometri a nordest di Atene, è partito l’ordine di evacuare i quattro villaggi nel sud dell’isola: Livadi, Potami, Pernaraki e Platanisto.

«Siamo in guerra contro gli incendi, ma nessuna vita è andata persa. Ricostruiremo ciò che abbiamo perso e risarciremo chi è stato ferito», ha dichiarato il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis durante il suo intervento in Parlamento. E ha aggiunto: «Questa estate ci viene incontro con ondate di caldo inesorabili, venti forti. Nelle prossime settimane dovremo essere in costante allerta. Il cambiamento climatico richiede un cambiamento culturale per tutti.

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