Intelligenza artificiale, l’alleata del turismo italiano

Intelligenza artificiale, l’alleata del turismo italiano
31 Agosto 07:00 2023 Stampa questo articolo

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il settore turistico in tutto il mondo, e l’Italia non è da meno. Grazie all’Ai, è possibile migliorare l’esperienza dei turisti in diversi modi: dalla pianificazione del viaggio alla scelta delle attività da svolgere durante il soggiorno. In un senso più ampio, l’applicazione dell’intelligenza artificiale all’industria del turismo è un modo per amplificarne l’eco e per rilanciare un settore che, pur permeabile alle novità, sembra spesso campare di rendita.

Di recente, anche il commissario europeo Thierry Breton ha evidenziato la rilevanza dell’intelligenza artificiale (pur nella generale necessità di regolamentare il fenomeno) nell’ambito turistico. Il Commissario europeo ha dichiarato: «Quando si parla di intelligenza artificiale, si parla fondamentalmente di tre cose: dati, algoritmi e potenza di calcolo. Ecco perché vogliamo avere uno spazio dati per il turismo: in modo da organizzarci al meglio. L’utilizzo di questi dati sarà un vantaggio fantastico, in particolare per l’industria del turismo, quando in una seconda fase saranno sviluppati algoritmi specifici incentrati sul turismo».

Breton ha poi concluso affermando che «l’Europa è e sarà un posto fantastico per inventare nuove applicazioni di intelligenza artificiale, soprattutto per il turismo. Siamo la prima destinazione turistica del mondo, quindi siamo quelli che generano il maggior numero di dati sul turismo nel pianeta».

Secondo un recente studio di McKinsey & Company, l’Ai ha il potenziale di generare 1,2 trilioni di dollari di valore economico nel settore turistico mondiale entro il 2030. In Italia, l’AI potrebbe generare 20 miliardi di euro di valore economico entro il 2025.

Dal punto di vista tecnologico, in effetti, nel nostro Paese pure si stanno facendo passi avanti. Proprio nelle ultime settimane nel Lazio e a Roma (che non è solo il centro politico italiano ma anche quello culturale per molti aspetti) è nata la Fondazione per l’attrazione di Roma, un ente che si propone di rilanciare il turismo della Città Eterna anche attraverso il ricorso alle tecnologie.

Parlando poi dei pro legati all’introduzione stabile di questa tecnologia nell’industria del turismo, uno dei principali vantaggi è quello di poter fornire ai turisti informazioni personalizzate in base alle loro esigenze e interessi. Ad esempio, un’applicazione basata sull’Ai può suggerire agli utenti itinerari turistici in base alla loro posizione, alle loro preferenze e al tempo meteorologico. In questo modo, i turisti possono risparmiare tempo e denaro, e possono avere la certezza di vivere un’esperienza di viaggio unica e memorabile.

Un altro vantaggio dell’Ai è quello di poter migliorare la sicurezza dei turisti. Un sistema di sorveglianza basato sull’AI può rilevare e segnalare eventuali situazioni pericolose, come ad esempio un incendio. In questo modo, i turisti possono sentirsi più al sicuro durante il loro soggiorno in Italia.

Ma non finisce qui, pensiamo ai servizi ai clienti tramite chatbot. Questo può avvenire su piattaforme di assistenza dedicate e integrate sui siti aziendali ma anche direttamente sui social network che sono di più ampia diffusione per tutti. Utilizzata in questo modo, l’intelligenza artificiale può rispondere alle domande e fornire informazioni preziose ai clienti, anche quando non è disponibile un rappresentante del servizio clienti. I clienti richiedono tempi di risposta sempre più rapidi sulle piattaforme online e l’intelligenza artificiale consente alle aziende di fornire tempi che sarebbero impossibili per gli esseri umani. Nell’ambito poi delle prenotazioni dei mezzi di trasporto (navi o aerei soprattutto), l’utilizzo degli algoritmi potrebbe affinare sia per chi vende sia per chi acquista la possibilità di creare offerte realmente vantaggiose e permettere partenze sempre piene, con risparmio di denaro e il ringraziamento dell’ambiente (per quanto possibile).

Mentre l’uso dell’intelligenza artificiale per potenziare il servizio clienti online è ora relativamente comune, una delle tendenze emergenti è per la tecnologia da utilizzare per le interazioni faccia a faccia con il servizio clienti. Ciò può ridurre le code agli sportelli informazioni o alla reception e migliorare l’efficienza complessiva, una soluzione attiva già presso alcune grandi catene alberghiere. Le reception robotizzate sono spesso considerate a loro volta un’attrazione turistica (effetto collaterale del fenomeno) ma possono invece ricoprire ruoli, come ad esempio, i turni notturni, pesanti per gli uomini.

Un altro aspetto non sempre tenuto nella dovuta considerazione è il contributo dell’intelligenza artificiale per lo sviluppo di un turismo maggiormente sostenibile. Questa, infatti, attraverso l’analisi dei dati può monitorare l’impatto ambientale delle attività antropiche e turistiche in genere e suggerire l’adozione di misure preventive per ridurre gli effetti negativi sull’ambiente. Ad esempio, l’Ai può analizzare i flussi di visitatori in determinate zone e proporre misure per gestirne l’afflusso, evitando sovraffollamenti, inquinamento, e persino effetti reputazionali negativi. Per capire quale potrebbe essere l’impatto sistematico di una simile tecnologia sull’ambiente, basti pensare al valore che potrebbe avere per la tutela dei parchi nazionali spesso presi d’assalto inconsapevolmente, luoghi in cui persino un numero contingentato di ingressi ( ma non scientificamente calibrato) potrebbe essere dannoso.

Ma non finisce qui. La versatilità di una tale iniziativa ne permette un impiego estremamente vario. Impossibile quindi non citare l’apporto che potrebbe produrre per favorire la promozione e la tutela del patrimonio artistico. Grazie al supporto dell’intelligenza artificiale monitorare costantemente e con sistemi avanzati il patrimonio artistico, naturale e culturale è più facile andando a individuare precocemente (o ad anticipare) potenziali criticità prima che diventino danni irreparabili. Sempre a questo proposito, pensiamo a come anche l’intelligenza artificiale potrebbe supportare lo sviluppo di un vero Metaverso anche nel turismo per consentire la fruizione delle attrazioni a chiunque (ma questo magari sarà oggetto di un futuro articolo).

Insomma, l’intelligenza artificiale applicata al turismo è una tecnologia dell’oggi non del domani; è pronta a essere impiegata e ulteriormente sviluppata per favorire un’industria che oggi più che mai è centrale per il nostro Paese e che non dorme mai. Serve solo vision e coraggio per dare all’Ai lo spazio di cui ha bisogno, senza preconcetti, ma con i giusti limiti e controllo affinchè sia sempre un vantaggio e mai un freno per l’economia.

L'Autore

Maurizio Pimpinella
Maurizio Pimpinella

Presidente dell’Associazione Prestatori Servizi di Pagamento e della Fondazione Idh, già consigliere del ministero del Turismo per l’innovazione digitale. È stato presidente della filiera Assoknowledge di Confindustria, responsabile Uvet American Express Corporate Travel e promotore della Banca del turismo. È autore di diverse pubblicazioni e docente universitario.

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