Clubhouse, il social solo audio che impazza (anche nel travel)

Clubhouse, il social solo audio che impazza (anche nel travel)
08 Febbraio 12:26 2021 Stampa questo articolo

Dagli iPhone dei super Vip a quelli di mezzo mondo. La nuova frontiera dei social media si chiama Clubhouse e, attenzione attenzione, vive di soli contenuti audio. Come entrarci? Si può solo su invito. È per tutti? No, al momento solo per i clienti della Mela. C’è speranza per gli Android? Certo che sì, gli esperti sono al lavoro. Piace? Dicono crei dipendenza. E il turismo? È già in prima fila.

Andiamo al principio: Clubhouse è una creatura Alpha Exploration, società nata circa un anno fa da Paul Davison e Rohan Seth. Partito in sordina lo scorso aprile, grazie a una serie di investimenti il social a fine anno è stato poi valutato ben 100 milioni di dollari, mentre a fine gennaio 2021 si è arrivati alla valutazione di un miliardo, seguita dal grande esordio sulla piattaforma di Elon Musk, il re di Tesla.

Esclusivissimo, oggi disponibile solo per chi può permettersi un iPhone, è passato da zero a 2 milioni di utenti e dal Nord America è giunto in Europa in grande spolvero. Prima i big, da Elon Musk Mark Zuckerberg, poi tutti gli altri, a condividere sapere, storie, notizie. Non c’è spazio per foto e video, qui ci sono solo audio, in un intrecciarsi di dibattiti e tavole rotonde virtuali che promettono all’applicazione di diventare certezza.

COME FUNZIONA. Un paio di giorni fa mi arriva un messaggio da un’agente di viaggi, Giada Marabotto: “Hey Giulia – I have an invite to Clubhouse and want you to join”. Era la mia chiave d’ingresso per l’applicazione, e una volta registrata si è praticamente aperto un mondo. Roberta Milano, digital strategist e consulente, oltre che ex direttore marketing di Enit, ha anche già organizzato un appuntamento “a tutto turismo”, che sembrerebbe essere il primo di molti altri.

Il social è organizzato in stanze (in cui possono entrare massimo 5mila utenti), nelle quali ci si possono scambiare messaggi vocali che una volta terminata la conversazione scompariranno. L’app non accede alla voce dell’iscritto se la sua impostazione è in “mute”, ed è solo per maggiorenni. Qui si parla soltanto, e l’audience può essere “closed”, “social” e “open”. È come accendere una mega-radio che lavora a qualsiasi ora del giorno e della notte e abbatte, come nei più noti social media, un sacco di confini.

Gli utenti non sono tutti uguali. Nella stanza si può essere moderatori, speaker o ascoltatori. L’agenda è infinita: travel, sport, entertainment, world affairs, startup. Clubhouse è un serbatoio di idee e skill, un insolito aggregatore di meeting. Sta a te creare il tuo ambiente e personalizzare il tuo profilo. Far parte di una rivoluzione social pronta a mischiare nuovamente le carte.

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Giulia Di Camillo
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