Islanda, erutta il vulcano. Allerta rossa per i voli
Ancora massima allerta in Islanda per l’intensa attività sismica che si registra nell’isola da novembre. Questa volta si tratta delle temute e previste eruzioni vulcaniche del Fagradalsfjall che sono iniziate nella notte. La conferma dell’eruzione è arrivata, poco prima di mezzanotte ora italiana, dall’istituto meteorologico islandese (Imo) che ha elevato al livello “rosso” il codice colore dell’aviazione nella zona.
Nei giorni scorsi erano già state evacuate quasi 4.000 persone dalla cittadina di pescatori di Grindavik, un nuovo ordine di evacuazione ha riguardato anche la comunità di Sundhnuka e persiste la chiusura del famoso resort Blue Lagoon, molto frequentato dal turismo.
Nonostante i timori che l’emissione di fumo e detriti in quota potessero creare problemi all’attività aerea civile, come era successo negli anni scorsi in seguito all’eruzione di un altro vulcano, l’aeroporto internazionale di Rejkyavik è rimasto aperto. Il ministro degli Esteri Bjarni Benediktsson ha chiarito che in Islanda i collegamenti aerei in partenza e in arrivo sono confermati e che restano aperti anche i “corridoi internazionali” dei voli. Tutte le strade attorno a Grindavik sono chiuse e lo resteranno nei prossimi giorni, come specificato dalle autorità locali.
La Farnesina raccomanda di evitare la zona in questione e di effettuare un costante monitoraggio delle informazioni disponibili ai viaggiatori e residenti fornite dalle autorità locali sul sito safetravel.is e sul sito della Protezione civile islandese. Si consiglia inoltre di tenersi sempre informati, anche attraverso i media, sulla situazione meteorologica e stradale e di attenersi sempre, durante la propria permanenza, alle misure impartite dalle autorità locali.
Non si esclude il rischio di ripercussioni sulla regolarità del traffico aereo nel Paese o di una interruzione temporanea dello stesso. Si invita a verificare lo stato dei voli con le compagnie aeree di riferimento con costante continuità.