Isnart, nel nuovo sito spazio agli smart data per studiare le Tribù del turismo

Isnart, nel nuovo sito spazio agli smart data per studiare le Tribù del turismo
30 Ottobre 12:56 2020 Stampa questo articolo

Debutta il nuovo sito di Isnart, portale web dell’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche di Unioncamere che conterrà strumenti innovativi per la lettura e l’interpretazione dei fenomeni che impattano sull’industria turistica, oggi chiamata a una straordinaria prova di resilienza.

Dopo la realizzazione dell’Osservatorio sull’economia del turismo-Turismo Big Data, presentato lo scorso anno, il nuovo portale ambisce a diventare l’asset della digital trasformation dell’istituto di ricerche del sistema camerale italiano,  che da tempo supporta il comparto turistico con studi, ricerche e altri strumenti per analisi avanzate.

Il piatto forte del nuovo sito è sicuramente la sezione dedicata alle nuove tipologie di turisti, rappresentati dagli Avatour: un vero e proprio identikit di viaggiatori enogastronomici, naturalistici, spirituali, sportivi e culturali, riconducibili ad altrettante Tribù del turismo ben delineate.

Per il team di Isnart, si tratta di categorie di turisti che si riconoscono in comunità unite dalla voglia di vivere esperienze fortemente caratterizzate e che oggi, proprio attraverso l’analisi di Isnart, verranno profilate nelle loro composizioni ed esigenze, offrendo agli operatori e ai territori nuovi strumenti per elaborare offerte turistiche mirate.

Inoltre il portale consente l’accesso ad una serie di indicatori estrapolati dall’Osservatorio sull’economia del turismo, sotto forma di “cruscotti” continuamente aggiornati,  nei quali si possono consultare grafiche interattive, (ad esempio i prezzi medi per categorie alberghiere, ndr) analisi sui ricavi mensili del comparto ricettivo alternativo, alloggi e camere, sugli andamenti delle recensioni per le strutture alberghiere o extralberghiere.

Quello di Isnart è una delle prime  piattaforme italiane di data intelligence che integra, nelle indagini sul settore turistico, dati strutturati con open e big data, inclusi quelli ricavati da social network e web. Al momento vengono elaborati 600 milioni di microdati: una fonte informativa che consente di offrire a decisori e operatori info, chiavi di lettura e  interpretazioni sulle tendenze del mercato, anche in termini predittivi.

Nel portale, inoltre, viene presentata la mappa delle opportunità basata su 800 tipologie di analisi sulla base dei dati provenienti dall’Osservatorio e da 100mila fonti, che consente di rappresentare i livelli di interconnessione tra oltre 600 attrattori, i loro territori e le loro “relazioni” web semantiche.

Lo strumento, costruito insieme alle Camere di commercio, ha così permesso di analizzare l’andamento del turismo sulle singole destinazioni, elaborando un focus di rilevamento del fenomeno del turismo di prossimità dell’estate appena trascorsa.

«Il nostro nuovo portale è lo strumento che mancava per interpretare il presente e disegnare il futuro dell’industria turistica – osserva il presidente di Isnart, Roberto Di Vincenzo – un impegno che oggi rappresenta una sfida di sopravvivenza e che domani, superata la pandemia, vedrà l’Italia confrontarsi con una concorrenza globale quanto mai aggressiva. Il turismo ha bisogno di una politica industriale e di politiche regionali basate su analisi, informazioni e dati. Ebbene, il nuovo portale di Isnart risponde a queste esigenze».

Tecnicamente, il sito web mobile first è uno strumento “responsive e seo friendly” e permette  diversi percorsi di navigazione con infografiche dinamiche che vogliono rendere i report facilmente leggibili, oltre che interattivi. Infine, da segnalare che ogni sezione del sito è interconnessa e offre la possibilità di condividere i contenuti in maniera immediata.

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